Con tre punti in laguna i bianconeri sarebbero certi di giocare in Champions League nella prossima stagione
È il Venezia l'ultimo ostacolo sulla strada della Juventus verso la partecipazione alla prossima Champions League. Contro i lagunari, alla disperata ricerca di punti salvezza, ai bianconeri basterà vincere per garantirsi il quarto posto senza doversi preoccupare dei risultati delle romane. Il tecnico Igor Tudor dovrà fronteggiare l'ennesima emergenza in difesa, ma tira un sospiro di sollievo per il recupero di Renato Veiga e ritroverà anche Thuram in mezzo al campo dopo la squalifica. Davanti sembra pronto a tornare dal 1' Vlahovic.
LA CONFERENZA DI TUDOR
Sull'importanza del match
"Voglio innanzitutto fare i complimenti al Napoli per la vittoria dello scudetto. In un campionato vince sempre chi lo merita di più. Domani serviranno testa e cuore come sempre, bisogna sudare fino alla fine. Partita importante, ma che va preparata come tutte le altre, concentrandosi solo sul campo".
Su Veiga e gli altri indisponibili
"Lui e McKennie hanno avuto dei problemi, ma oggi si sono allenati con noi. Così come Koopmeiners. Gatti è più o meno nella stessa situazione di settimana scorsa".
Sulla stagione
"Io non faccio mai calcoli, mi concentro sempre sul lavoro quotidiano. Sicuramente il potenziale di questa squadra è maggiore di quello che vediamo ora con la classifica".
Sulla convinzione dei ragazzi
"I ragazzi li ho visti bene, concentrati e in crescita dal punto di vista della convinzione. Contro l'Udinese mi sono piaciuti molto, per la maturità e la capacità di controllare la gara".
Sulla stanchezza della squadra
"Da quando sono arrivato tutte le partite sono state fondamentali, perché ne mancavano poche alla fine. Per me, per quello che ho visto, non si è sbagliato quasi niente quando serviva. La squadra c'è".
Sui suoi meriti
"Lascio commentare altri su questo, penso però che tutti insieme abbiamo fatto un buon lavoro. Però manca un ultimo step, dobbiamo essere sul pezzo, concentrati e rimanere dentro la gara per 90'. Queste sono le cose importanti".
Sull'importanza di Nico Gonzalez e degli uomini di qualità
"Avevo detto che con lui e Cambiaso c'era più qualità, ma non meno quantità. Senza quantità non vinci nemmeno contro una squadra di C. Chiaramente la qualità della giocata e del passaggio conta, se hai anche equilibrio allora è più facile che vinci. Ma non bisogna nemmeno fare il contrario: troppa sostanza e meno qualità. Quel che serve è il giusto mix. Mi dispiace anche di non aver mai avuto la rosa al completo".
Sul futuro
"Io non guardo niente. Io parlo ai giocatori. Domani voglio organizzare una bella riunione video e non penso ad altro".
Su cosa ha trasmesso alla squadra
"Io dal primo giorno sto provando a educare tutti per quello che piace a me. Mi sono trovato bene e ho un gruppo che lavora molto bene".
Sulle sensazioni provate in settimana
"C'è un po di tutto: aspettative e concentrazione. Questa è la cosa che mi rappresenta di più. Voglio fare il massimo per aiutare i miei giocatori. Voglio far capire dove possiamo far male al Venezia e dove possiamo migliorare".