VERSO JUVENTUS-ATALANTA

Juventus, Allegri affronta l'Atalanta: "Non sono preoccupato, abbiamo un futuro importante"

Le parole del tecnico bianconero alla vigilia della sfida casalinga contro la Dea: "Dobbiamo ritrovare solidità difensiva"

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Juventus, Allegri affronta l'Atalanta: "Non sono preoccupato, abbiamo un futuro importante" - foto 1
© Getty Images

Tre sconfitte nelle ultime cinque partite per la Juventus; due consecutive per l'Atalanta di Gasperini. La sfida dello Stadium tra i bianconeri e la Dea, nel mezzo dell'impegno europeo, può portare molte risposte a entrambi gli allenatori. "Non sono preoccupato - ha commentato Allegri in conferenza stampa -, ma dispiaciuto per i punti lasciati per strada nell'ultimo periodo. Siamo comunque in linea con tutti i nostri obiettivi stagionali". Non solo, il tecnico bianconero guarda oltre: "La squadra è in crescita ma ai giovani va lasciato il tempo di fare esperienza. La Juventus ha davanti a sé un futuro importante".

LE PAROLE DI ALLEGRI IN CONFERENZA

Qual è il morale della squadra dopo il recente periodo?
In questo momento della stagione i punti sono molto pesanti. Abbiamo fatto una buona partita a Napoli ma non abbiamo preso punti. Con l'Atalanta dovremo cercare di fare una bella partita, ma soprattutto di fare risultati.

È preoccupato dal recente crollo?
No, siamo dispiaciuti per i punti persi in questo periodo. L'obiettivo stagionale era di arrivare a marzo nelle migliori condizioni per centrare i primi quattro posti, poi siamo in semifinale di Coppa Italia. Per ora siamo in linea con quanto dovevamo fare, ora cerchiamo di chiudere al meglio.

Come stanno gli infortunati?
McKennie è recuperato e ha lavorato col gruppo. Gli altri sono a disposizione tranne Alcaraz e Rabiot che tornerà settimana prossima. Siamo comunque pronti per fare una bella partita contro l'Atalanta che non battiamo in casa da tanto.

Quanto pesa l'assenza di Vlahovic?
Abbiamo giocatori in grado di fare molto bene. Milik farò una grande partita e abbiamo recuperato Kean. Dobbiamo essere bravi ad affrontare una partita alla volta a partire dall'Atalanta che è una squadra tecnica e fisica, lottando per un posto in Europa. Ci sono 33 punti a disposizione, non è decisiva.

Cosa è andato storto per non essere in lotta per lo scudetto?
C'è stato un cambiamento generazionale dopo nove anni straordinari. Siamo in un periodo di rinnovamento ormai iniziato, ma l'importante è entrare in Champions ogni anno perché per tante squadre a livello economico è decisivo. Non è facile perché ci sono sempre 6-7 squadre in lotta, come quest'anno. Abbiamo cercato di lottare per lo scudetto, poi nell'ultimo mese abbiamo lasciato questa ambizione. La squadra è in crescita ma ha giocatori che hanno bisogno di giocare partite importante: tra 3-4 anni avremo tanti giocatori cresciuti e rodati a grande livello. Il nostro è un futuro importante.

La Juventus può giocare con un tridente offensivo?
A Napoli ho fatto questa scelta nell'ultimo quarto d'ora per caratteristiche dei giocatori. La squadra è cresciuta, ma dobbiamo ritrovare continuità di risultati.

Che atteggiamento avrà la Juventus?
Ci saranno momenti diversi nella partita, in alcuni attaccheremo alti e in altri attenderemo perché la palla ce l'avrà l'Atalanta. L'importante è saper interpretare i momenti al meglio.

Yildiz può partire dal primo minuto?
Sta meglio, dopo un periodo in cui è stato messo su un piedistallo per qualità tecniche, ora sta tornando ad allenarsi bene e concentrato. Lui è giovane e molto bravo, molto utile fino a fine stagione.

Ci sarà spazio per Nicolussi Caviglia e Nonge?
Sono altri due giocatori giovani ma di affidamento. Devono crescere come è normale che sia.

Come si gestiscono gli alti e bassi dei giovani?
I ragazzi vanno lasciati sereni perché è fisiologico a quell'età avere rendimento altalenante finché non trovi un equilibrio. Un esempio è Miretti che veniva da un periodo complicato, ma a Napoli ha fatto una bella partita dal punto di vista tecnico e caratteriale. Dobbiamo essere bravi a miscelare i giocatori giovani con gli esperti.

Kean può essere l'uomo giusto contro l'Atalanta?
Sta meglio ma non ha tutta la partita nelle gambe. Da qui alla fine dell'anno ci darà molte soluzioni.

Le chiacchiere sul suo futuro la preoccupano?
No, la cosa più importante è che tutti siano concentrati sugli obiettivi in campo. Tutto il resto non conta, ogni energia va messa sul campo.

Come pensa di rialzare l'attenzione in difesa?
Se ogni domenica prendi due gol diventa più difficile fare risultato. Ero preoccupato dopo Verona e Frosinone perché davamo la sensazione di poter prendere gol in ogni momento. A Napoli abbiamo fatto bene, ora vediamo con l'Atalanta ma sicuramente dovremo aumentare la solidità difensiva.

La stanchezza dell'Atalanta può essere un fattore? Si giocherà sugli esterni questa sfida?
I nostri esterni hanno fatto buone partite e altre meno. L'Atalanta ha una rosa lunga che gli permette di ruotare i giocatori. Per loro è una partita importante tanto quanto per noi.

Può spiegare la sostituzione di Nonge a Napoli?
Non è stata una cosa diseducativa. Mancavano due minuti e mi servivano due giocatori forti di testa per sfruttare le palle inattive, ho tolto quello che di testa era più debole. Non doveva essere quella la sostituzione, poi abbiamo preso gol.

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