L'INDAGINE

Le accuse alla Juventus: cosa rischiano i bianconeri

I capi d'accusa: falso in bilancio, manipolazione del mercato, ostacolo alla vigilanza delle autorità e dichiarazioni fraudolente

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Il finale di 2022 della Juventus è da incubo. Dopo le dimissioni in blocco del presidente Andrea Agnelli e di tutto il CdA bianconero, intorno alla società torinese si è scatenato il putiferio. La Procura di Torino ha chiesto il processo per i vertici che hanno guidato la Juventus fino a qui nell'ambito dell'inchiesta sui conti del club che non tornano. Sono 13 i destinatari degli avvisi di garanzia nell'ambito dell'indagine Prisma che si è allargata con l'acquisizione di nuovi elementi tra intercettazioni, chat e carte. Ricapitoliamo le accuse e i rischi.

Le accuse alla Juventus: cosa rischiano i bianconeri - foto 1
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TERREMOTO JUVENTUS: LE ACCUSE AGLI INDAGATI

L'indagine iniziata dalla Procura di Torino e dalla Guardia di Finanza è partita due anni fa e prende in considerazione i bilanci della società bianconera 2019, 2020 e 2021. La chiusura delle indagini per la parte delle plusvalenze era stata notificata a ottobre, ma nuovi elementi hanno rimesso tutto in discussione. Le dimissioni in blocco del CdA della Juventus, presidente Agnelli compreso, hanno spiazzato tutti.

PLUSVALENZE FITTIZIE

Le plusvalenze fittizie, ovvero la ipervalutazione di giocatori negli scambi con altre società o nella cessione degli stessi, è ciò da cui tutto è partito e una parte per la quale la società bianconera potrebbe essere ritenuta in buona fede, come sostenuto dal gip del Tribunale di Torino Ludovico Morello. Lo scorso ottobre lo stesso ha respinto le misure cautelari e interdittive per Andrea Agnelli e gli altri indagati. Difficile infatti dare un valore oggettivo al valore di uno sportivo, in questo calcio dei calciatori.

NOTIZIE FALSE SUGLI STIPENDI DEI CALCIATORI

Questa accusa si riferisce al periodo durante la pandemia in cui ai giocatori della Juventus è stato chiesto di spalmare lo stipendio, trovando un accordo nei mesi difficili del Covid. La "manovra stipendi" per il Gip è considerata "certamente illecita" con la sussistenza di gravi indizi. Tra questi c'è la chat whatsapp in cui Chiellini chiedendo ai compagni di squadra di chiudere l'accordo, chiosa scrivendo: "per questioni legislative di Borsa la comunicazione che uscirebbe è solo della rinuncia ai 4 mesi, è chiesto di NON PARLARE NELLE INTERVISTE sui dettagli di questo accordo".

PERDITE DI ESERCIZIO NON REALI E FALSE COMUNICAZIONI SOCIALI

Se della parte di plusvalenze e stipendi nell'era Covid si era già a conoscenza, l'inchiesta ora si allarga. Gli inquirenti stanno valutando altri reati emersi in cui rientra un giro di denaro mai comparso nei bilanci. Circa 34 milioni di euro mai messi a bilancio con debiti fantasma nel calciomercato (come i presunti 7 milioni di euro da dare all'Atalanta, mai contabilizzati e comparsi in una intercettazione), più i 19 milioni di euro di debito con Cristiano Ronaldo sulla base della famosa carta mai trovata, ma esistente come emerge dalle intercettazioni al presidente Agnelli "per fortuna che Cristiano non ha lasciato in giro pizzini". False comunicazioni sociali comunemente note come falso in bilancio, aggravate dal fatto che la Juventus è quotata in Borsa.

MANIPOLAZIONE DEL MERCATO

L'accusa per l'operato della società bianconera è di aver avuto anche un impatto sull'andamento dei titoli azionari con queste operazioni contestate.

DICHIARAZIONI FRAUDOLENTE

In questo capo d'accusa vengono imputate dichiarazioni fraudolente mediante l'uso di fatture o altri documenti per operazioni in realtà inesistenti.

OSTACOLO ALLE AUTORITA' DI VIGILANZA

L'ostacolo alle autorità di vigilanza si riferisce alla manovra stipendi di cui sopra. Questi accordi hanno avuto ripercussioni sia sul bilancio approvato nell'ottobre 2021 sia sulle risposte date dalla Juventus alla Consob, dopo la richiesta di informazioni a riguardo.

Le accuse alla Juventus: cosa rischiano i bianconeri - foto 2
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TERREMOTO JUVENTUS: I RISCHI

In tutto questo calderone di notizie in cui è finita la Juventus, la domanda che i tifosi si fanno è relativa ai rischi dal punto di vista sportivo per la squadra bianconera per i risultati dell'inchiesta Prisma se dovesse esserne riconosciuta la colpevolezza. L'ipotesi di reato è legata alla responsabilità sui reati tributari e gli abusi di mercato.

Sul piano sportivo, in ogni caso, è la Procura federale a doversi muovere a seconda del Codice di giustizia sportiva.

PENALIZZAZIONE IN CLASSIFICA

La prima ipotesi riguarda una penalizzazione in classifica - in base all'articolo 31 - da applicare nella stagione in corso o nella prossima. La Juventus verrebba punita per "essersi avvalso, mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, delle prestazioni di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni federali vigenti".

Se applicata nella stagione in corso, la pena in termini di punti deve portare la società a perdere qualcosa di concreto. Un esempio potrebbe essere la qualificazione alla Champions League o alle altre coppe europee. Se invece risultasse ininfluente, la stessa penalità verrebbe applicata nella stagione subito successiva.

RETROCESSIONE

La seconda - e peggiore - delle ipotesi porterebbe alla retrocessione. Uno scenario remoto che diventerebbe reale solamente se dovesse essere certificato che i trucchetti usati nel bilancio sono serviti alla società per iscriversi ai campionati seguenti.

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COSA RISCHIANO GLI INDAGATI

Queste le pene previste per i reati contestati. Andrea Agnelli, Pavel Nedved e Fabio Paratici sono indagati per tutti e 4 i seguenti reati.

  • Falso in bilancio: reclusione da 3 a 8 anni
  • Manipolazione del mercato: reclusione da 1 a 6 anni, multa da 20mila a 5 milioni di euro
  • Ostacolo alle autorità di vigilanza: reclusione da 1 a 4 anni
  • Dichiarazione fraudolenta: reclusione da quattro a otto anni

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