L'INTERVISTA

Cristiano Ronaldo: "Amo tutto della Juve, gioco ancora qualche anno"

"Al momento sono il migliore e non ho difetti. Futuro? Non mi vedo allenatore"

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Divertimento, passione per il proprio lavoro e voglia di stupire ancora. Cristiano Ronaldo ha vinto tantissimo, ma non vuole smettere e i prossimi trofei li vuole alzare con la maglia della Juventus: "E' la mia priorità. Amo tutto della Juve e della cultura italiana, sono felice qui e ho voglia di giocare ancora qualche anno". CR7 si sente al massimo della forma: "Il migliore al momento sono io, non ho difetti. Poi l'anno prossimo si vedrà"

Una carriera che dopo i primi passi nello Sporting Clube di Lisbona è decollata al Manchester United: "Mi ricordo quell'amichevole contro lo United, ero molto emozionato, ma sono molto felice di come giocai, fu straordinario. A fine partita Sir Alex Ferguson mi disse che mi avrebbe voluto a Manchester. Avevo 18 anni ed ero molto felice. Ora è diverso ovviamente, quando inizi a giocare a calcio vedi tutto in maniera diversa, sei più spensierato. Sono felice anche oggi di giocare a calcio - ha raccontato a Dazn Cristiano Ronaldo -, ma vedo tutto in maniera differente. Voglio vincere trofei, che è la mia priorità, e giocare bene. A 18 anni pensi solo a divertirti. Però ho la stessa motivazione, sono felice e voglio giocare ancora qualche anno".

Il presente si chiama Juventus e campionato italiano, anche se allo Stadium è legato anche il ricordo del gol più bello realizzato: "Quella rovesciata contro la Juventus è stata la rete più bella che abbia mai segnato. A Buffon che dopo il gol si è congratulato, in un grande stadio. Mi hanno applaudito tutti, è stato splendido. Oggi sono felice alla Juve, mi piace tutto della società che è il miglior club in Italia, ha una storia straordinaria. Amo anche l'Italia e la cultura. L'obiettivo è vincere molti trofei con la Juve".

Su pregi e difetti Cristiano Ronaldo non ha dubbi: "Difetti non ne ho. Sono molto intelligente e sempre professionale, gli altri mi vedono come una persona con carisma". In Serie A però è più difficile fare gol: "Da uno a dieci è difficile 7. I difensori più forti sono però quelli con cui mi alleno come Bonucci, Chiellini e De Ligt. L'avversario più tosto era Chiellini, ho giocato contro di lui in Champions ed è sempre stato difficile". Ma tra campionato e Champions CR7 non ha dubbi sulla scelta: "La Champions è la competizione migliore per i club, amo giocarla più di qualsiasi altra competizione".

Il futuro lontano dal campo: "Non credo mi piacerebbe fare l'allenatore, non vorrei farlo, poi si può sempre cambiare idea. Sarei più un motivatore che un tattico. Trofeo più importante? L'Europeo col Portogallo, mi sono ubriacato dopo la partita e ho pianto tantissimo".

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