CR7 e Bonucci? La Juve riparte da Alex Sandro e Bernardeschi

I protagonisti del successo sul Chievo sono il brasiliano tornato a spledere e l'ex Viola pronto a prendersi una maglia da titolare

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Minuto 93' di Chievo-Juventus, punteggio di 2-2. Alex Sandro si inventa una delle sue giocate sulla sinistra, mette in mezzo un pallone goloso e Federico Bernardeschi allunga il piede quel tanto che basta per regalare i primi tre punti della stagione ai bianconeri. Nel giorno del debutto di Cristiano Ronaldo e del ritorno di Leonardo Bonucci al centro della difesa, i protagonisti del succersso della Signora sono stati due ragazzi che potrebbero giocare un ruolo chiave nella stagione di Allegri.

Il brasiliano sembra essersi tolto di dosso la mediocrità che lo aveva avvolto dodice mesi fa, l'ex Viola è ormai pronto a mettersi i gialloni da titolare, anche se la concorrenxza è di quelle da far paura. Due leader non solo tecnici, ma pronti a dispensare personalità.

Fin dalle prime uscite estive è apparso chiaro che l'Alex Sandro 2018-2019 sia un giocatore completamente diverso da quello della scorsa annata, molto simile a quello della sua prima, devastante, stagione a Torino. Voglioso, pronto fisicamente e mentalmente, deciso a diventare un leader di questa squadra. Allontanati definitivamente i pensieri di un addio (le voci di un interessamento del Psg si sono susseguite per tutta l'estate) e dopo aver visto i Mondiali russi da spettatore, l'esterno sinistro si è subito riconquistato la Seleçao (è stato convocato per le amichevoli di settembre contro Usa ed El Salvador) e al "Bentegodi" è stato uno dei due migliori in campo. "Sono contentisismo del fatto che la Juve mi abbia trattenuto - ha detto a fine gara - . Non sono mai stato triste. Ora il rinnovo? Dipende da loro".

E che dire di Bernardeschi? Quando è entrato in campo la Juve era sotto 2-1 e sappiamo tutti come è invece finita. Già l'anno scorso si era capito che il ragazzo aveva la testa per giocare in questa squadra. Sempre a disposizione, sempre determinante nelle sue presenze, sia dall'inizio, sia a partita in corso. Soprattutto se si gioca in trasferta visto che quattro delle sue cinque reti in bianconero sono arrivate lontano dallo Stadium. Segno che il ragazzo ha carattere. Abbastanza per essere pronto a prendersi una maglia da titolare e non lasciarla più? Allegri, sotto sotto, ci sta pensando, consapevole che in questo gruppo la differenza tra titolari e riserve e sottile come un foglio di carta. Magari affidargli un ruolo da trequartista alla Isco potrebbe garantire più spazio a un giocatore che, parola di mister, "è uno di quelli che spacca le partite". E a Verona si è visto.

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