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Juve, è pronto il restyling. Milik in pole e c'è anche Isco

Matuidi va negli Usa e anche Higuain lascerà i bianconeri. Ma la lista è lunga

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Sa bene di essere stato unico nel suo genere e Andrea Pirlo sa anche quanto sia complicato chiedere che qualcuno lo faccia esaltare così dalla panchina, come faceva lui in campo. Chi era di qualità però alla qualità ha abituato mente ed occhi. Parlerà con Ronaldo diciamo senza sfidarlo sulle punizioni alla Continassa. Gli farà capire che lui serve provando a portare dalla sua parte le riflessioni di Cr7 sul futuro che naturalmente prevede Paulo Dybala e non c'è storia che possa convincere la Juve ne tantomeno il giocatore ad interrompere il rapporto.
 

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Casomai è sulla qualità di Douglas Costa a prevalere il peso di troppi infortuni. Si attende offerta per il brasiliano, si attende di capire di quanti attaccanti ci sarà bisogno. Di un paio di sicuro e si continua a puntare su Milik dal momento che Higuain lascerà per programma di ringiovanimento e contenimento ingaggi. E 32 anni e 7 milioni e mezzo netti sono molto lontani ad esempio dai 21 anni e il 1,2 di stipendio di Andrea Pinamonti al di là di una chiacchierata con il Sassuolo per l' altro 21enne Scamacca
In difesa probabilissima partenza di De Sciglio ma non sono i 27 anni ad influenzare l'idea.
A centrocampo quanto detto per Higuain riguarda Khedira, 33 anni, 5 milioni netti e 18 presenze di cui una nel 2020 e ultima dall' inizio il 23 Novembre a Bergamo. E ha già riguardato Matuidì, 33 anni e 4 milioni di stipendio che ha rescisso per firmare con l' Inter Miami di Beckham.
Gli arrivi di Kulusevski e Arthur non impediranno di cercare altra necessaria qualità e non stupisca che si parli di scambio con il Real Madrid tra Ramsey e Isco. Trequartista è vero ma con margini da playmaker su cui all' occorrenza  lavorare alla Pirlo senza pretendere che faccia spesso e necessariamente robe alla Pirlo, appunto.

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