La storia di San Siro
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Il presidente nerazzurro sul nuovo San Siro: "Rogito firmato, un'ora dopo la Procura aveva un fascicolo. Questa è l'Italia"
di Stefano FioreGiuseppe Marotta ha commentato due tappe fondamentali per l'Inter e per la Milano sportiva: la chiusura in attivo del bilancio del club e la firma del rogito per lo stadio San Siro. Queste le parole del presidente del club nerazzurro al Football Business Forum organizzato dalla Bocconi.
Marotta ha celebrato con enfasi il risultato economico raggiunto dalla società: "Per la prima volta l'Inter ha chiuso un bilancio in attivo, è un traguardo storico come quello su San Siro". Il presidente nerazzurro ha sottolineato che tale risultato non è frutto del caso, ma della lungimiranza e dell'accortezza della società: "Non dobbiamo mai dimenticare che il core business di questa attività è il gioco del calcio. Si vince nel bilancio se si vince più sul campo". Il successo è stato generato da un grande percorso sportivo, con ricavi importanti derivanti dalla partecipazione alla Champions League ("In pochi anni abbiamo fatto due finali, concluse amaramente, però ci siamo arrivati ed è molto difficile quindi non è come vincere, ma quasi. E hanno generato ricavi importanti") e al Mondiale per Club, il tutto in linea con le linee guida precise fissate dalla proprietà Oaktree.
Marotta ha definito la firma del rogito "un accordo storico per Milano" e ha sottolineato il valore simbolico dell'impianto: "La firma del rogito per l’acquisizione di una struttura iconica come San Siro, che rappresenta la storia del calcio, è un contenitore di emozioni che va rispettata, ma la modernità e le esigenze del calcio richiedevano che questa struttura dovesse essere cambiata. Da qui l’esigenza di pensare a una struttura moderna".
Marottae ha poi espresso il suo disappunto per l'azione giudiziaria che ha seguito immediatamente la firma: "Questa firma è un primo passo, ma non la prima pietra. Il rogito è stato firmato alle 12 e un’ora dopo la Procura di Milano aveva aperto un fascicolo. Questa è l’Italia".
Marotta ha fatto appello alla perseveranza di tutte le parti in causa per superare gli ostacoli: "Ci è voluta la perseveranza dell’amministrazione comunale e del sindaco Sala, della nostra proprietà e della dottoressa Ralph, da parte del Milan con il presidente Scaroni. Spero che questo primo passo ci porti a uno stadio nuovo entro cinque anni per inserire il nuovo stadio nella lista per gli Europei 2032".
Marotta ha concluso con un'amara riflessione sul sistema calcio italiano: "Milan e Inter sono di proprietà straniera, vuol dire che il sistema Italia non è più in grado di sostenere un impegno verso lo sport di élite".
Questa situazione si riflette anche sul mercato dei calciatori, dove l'Italia non è più attrattiva come in passato. Il presidente dell'Inter ha citato l'arrivo di Modric (40 anni) come un esempio significativo: "Modric è arrivato alla bellezza di 40 anni: fotografa la situazione italiana", ricordando che nel 2000 l'Italia era al vertice per ranking e potere economico.
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