FRASI SUL CORONAVIRUS

L'Inter richiama Lukaku, non sono piaciute le dichiarazioni sul coronavirus

Il club precisa le parole del belga: le date non coincidono e ci furono solo quattro normali influenze

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Come prevedibile, parole come quelle di Romelu Lukaku ("A gennaio 23 su 25 di noi erano malati, chissà se era coronavirus") hanno alzato un gran polverone ma l'Inter non ha voluto rilasciare commenti al riguardo. Questo almeno ufficialmente perché secondo La Gazzetta dello Sport il club non ha gradito le esternazioni e in privato ha ripreso il belga, pur non volendo entrare in polemica con un proprio tesserato.

Inoltre ci sono alcuni particolari del racconto dell'attaccante che non ritornano, a partire dalle date. Innanzitutto Lukaku parla di ritorno dalle vacanze di Natale e dei 23 giocatori malati, usando come esempio per confermare la tesi il giramento di testa di Skriniar contro il Cagliari. Ma contro i rossoblù era il 26 gennaio, l'Inter aveva già ripreso ad allenarsi da molto più di una settimana tanto che la trasferta di Napoli del 6 gennaio aveva come assenti solo Asamoah e D'Ambrosio, da tempo infortunati

Contro il Cagliari Skriniar era ufficialmente uscito dal campo per stato influenzale, come da report medico, fatto già noto al club prima del match ma il giocatore aveva spinto per giocare. La partita successiva è in Coppa Italia contro la Fiorentina, i nerazzurri hanno ben sette assenti ma quattro (Gagliardini, Sensi, Brozovic, Borja Valero) soffrivano di infortuni pregressi mentre gli altri tre (De Vrij, Skriniar e D’Ambrosio) erano out per "sindrome influenzale".

L'Inter fa dunque sapere che da inizio 2020 si sono registrati solo quattro casi di influenza, dato pienamente in linea con quello di ogni inverno. Lavorando poi come squadra in spogliatoio, qualcun altro potrebbe avere accusato sintomi che comunque in un periodo pre-coronavirus non avevano allarmato nessuno. Di sicuro, non è mai esistita una situazione di 23 malati su 25 e ci sono le riprese degli allenamenti a testimoniarlo. Oltretutto nessun avversario, nessun dirigente o addetto ha accusato il Covid-19 e anche questo testimonierebbe che non ci sarebbe stato un focolaio all'Inter a fine gennaio.

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