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Inter, summit tra il management e Inzaghi: le richieste del club al tecnico

Nessuna multa per Lukaku e Barella dopo il diverbio a Marassi

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Inter, summit tra il management e Inzaghi: le richieste del club al tecnico - foto 1
© Getty Images

Udinese e poi Porto: dal campionato la reazione per presentarsi al meglio in Champions. Questo è l'imperativo in casa Inter. La trasferta di Marassi ha inevitabilmente lasciato qualche scoria. Più che altro rammarico e delusione: due punti lasciati per strada che in ottica secondo posto avrebbero fatto molto comodo. Troppe occasioni, effettive e potenziali, non sfruttate, un nervosismo prima latente e poi evidente nel diverbio tra Lukaku e Barella e non ultimo anche delle scelte tecniche che non hanno pienamente convinto la dirigenza schierata in tribuna. Ad aggiungere materiale per la discussione anche la presa di posizione della Curva Nord che ha esplicitamente criticato Inzaghi. Temi che presumibilmente saranno oggetto del confronto tra il management e l'allenatore nerazzurro che come prassi si tiene a 48 ore dall'ultimo match disputato.

Inzaghi non è sotto osservazione. Tuttavia data l'imprescindibilità della qualificazione alla prossima Champions, da Zhang a Marotta la richiesta che arriva è chiara: continuità, determinazione, basta cali di tensione. Il pareggio contro la Samp è frutto di un atteggiamento che per la dirigenza nerazzurra sta alla base di questo cammino altalenante in campionato: da Inzaghi si pretende poi un po' più di propensione al rischio e scelte meno "scolastiche", per lo meno quando la partita e l'avversario lo permettono. Per intederci, non contro il Porto. Ma contro la Sampdoria qualcosa in più e di diverso andava fatto.

Alla squadra invece, e qui si passa al capitolo Lukaku-Barella, si chiede un comportamento diverso sul terreno di gioco: detto che il confronto-scontro era già qualcosa di archiviato al termine del primo tempo e ribadito che episodi del genere succedono normalmente all'interno dello spogliatoio di qualsiasi squadra, è proprio lì che la società vuole che restino confinati, evitando sceneggiate tanto plateali sotto l'occhio delle telecamere. Il caso, semmai c'è stato, è comunque chiuso, tanto che il club ha deciso di non multare i ragazzi.

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