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Inter, niente rischi e niente illusioni: Lukaku torna ad ottobre

Il belga a disposizione dopo la sosta Nazionali: ora tocca a Dzeko e Correa supportare l'inamovibile Lautaro

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© Getty Images

Inutile farsi troppe illusioni perché sarebbe inutile, oltreché potenzialmente molto dannoso, rischiare. Ora come ora la data più plausibile per rivedere in campo Lukaku è quella del primo ottobre, al rientro dopo la pausa delle Nazionali, quando l'Inter affronterà la Roma a tre giorni dalla sfida di Champions contro il Barcellona. Il belga ha già ovviamente iniziato il percorso di recupero, i nuovi esami fissati per la settimana prossima serviranno per avere un quadro più preciso. Per ora occorre attenersi al comunicato del club nel quale si parla genericamente di distrazione ai flessori: l'entità del danno muscolare non è specificata e questo lascia spazio a ogni tipo di considerazione, basti pensare che un anno fa a fronte di un identico comunicato lo stop di Correa fu di poco meno di due mesi. Da quanto filtra la situazione oggi è diversa, la lesione meno grave, la muscolatura di Lukaku decisamente "meno fragile" di quella dell'argentino. In ogni caso a meno di accelerazioni improbabili, Big Rom salterà sei partite, quattro di campionato (Cremonese, Milan, Torino e Udinese) e le due di Champions contro Bayern e Viktoria Plzen.

In un calendario tanto fitto Inzaghi deve a questo punto chiedere gli straordinari a Lautaro - imprescindibile - e sperare che Dzeko e Correa sappiano dare il contributo atteso. Nelle rotazioni estive, il gioco delle coppie in attacco è stato molto chiaro, ora serve rimescolare le carte: il bosniaco ha caratteristiche decisamente diverse da Lukaku ma proprio con lui in versione attaccante-regista nella scorsa stagione l'Inter ha fatto vedere le migliori cose sotto il profilo del gioco. Questo al netto di uno stato di forma che ancora non è al top. Utile potrebbe però essere la voglia di riscatto di Correa, il giocatore che per caratteristiche tecniche e tattiche meglio potrebbe integrarsi con Lautaro. Eventuali cambi di modulo potrebbero rivoluzionare l'assetto tattico nerazzurro ma la storia insegna che difficilmente Inzaghi abbandona il suo fidato 3-5-2. Quindi, tradotto, le rotazioni riguarderanno i tre attaccanti rimasti a sua disposizione. In attesa del rientro di Big Rom che saltando le sfide di Nations League del suo Belgio potrà recuperare un stato di forma ottimale.

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