Prolungamento di un anno con adeguamento di contratto per il tecnico che resterà in nerazzurro fino al 2026
In casa Inter è il giorno di Simone Inzaghi con l'ufficialità del rinnovo fino al 2026. Il tecnico, che è giunto in mattinata in sede per mettere nero su bianco l'accordo preso con i nerazzurri, ha infatti prolungato il suo contratto come annunciato dal presidente Beppe Marotta. Reduce dal suo primo scudetto il ventesimo della storia dell'Inter, Inzaghi ha firmato fino al 2026 a 6,5 milioni all'anno più 3 di bonus. Un prolungamento di un anno in più, rispetto alla scadenza naturale del giugno 2025, per iniziare la nuova stagione con la tranquillità e la serenità per squadra e tecnico per portare avanti un progetto vincente. "Sono molto felice per il rinnovo, ringrazio la società e il presidente. Qua mi sento a casa e mi sento apprezzato, questo conta più di tutto. Ringrazio la nuova proprietà" ha detto in conferenza.
Il tecnico ha aggiunto: "La sfida più grande sarà confermarsi, abbiamo fatto qualcosa di straordinario e tutti ci aspettano. L'obiettivo è migliorarsi, adesso dobbiamo fare felici i tifosi perché felici loro e felici noi. Sono passati 80 giorni dallo scudetto, siamo stati in vacanza e tanti tifosi erano contenti quando mi vedevano. Mi hanno ringraziato, hanno ringraziato i giocatori per quello che abbiamo fatto. La seconda stella è di tutti".
Sull'anno che verrà ha sottolineato: "La società si sta muovendo bene sotto mia indicazione, abbiamo avuto un contrattempo con Buchanan e dobbiamo completarci in quel ruolo. Noi dobbiamo competere per tutti gli obiettivi, ho 16-17 nazionali e oltre alle partite che abbiamo noi ci sono anche le loro da aggiungere. Dobbiamo essere feroci e stare sul pezzo, anche in allenamento, perché fare una stagione come quella scorsa non sarà facile. Non ripartiamo dai punti di distacco dello scorso anno, si riparte da zero. Tutti avranno voglia di vincere come l'Inter, senza dimenticare quello che è successo negli anni passati. Negli ultimi due anni Milan e Napoli, che hanno vinto il campionato, l'anno dopo non si sono confermati e hanno avuto parecchie difficoltà".
"Il tempo dirà tutto, nel campionato italiano sono tornati allenatori forti come Conte e Fonseca e le nostre avversarie si stanno rinforzando. Dobbiamo essere pronti. Alcuni giocatori arriveranno dopo, abbiamo concesso loro qualche giorno di vacanza in più. Chiaramente, come ho detto, ci sono due allenatori che stimo che sono tornati. Le romane stanno lavorando bene con De Rossi e Baroni, ma non escluderei neanche il Bologna e l'Atalanta. Gasperini ha fatto tanto bene".
Sui nerazzurri che hanno affrontato Euro 2024 con la Nazionale azzurra ha detto: "Li ho sentiti, erano giù di morale come giusto che sia perché non siamo andati bene. Gli infortuni di Acerbi, Berardi e anche Dimarco hanno pesato. È stata una delusione, ma con Spalletti siamo in buone mani. Da una grande delusione ci riprenderemo presto perché c'è un buon materiale".
Inzaghi si è poi sbilanciato sull'Inter più forte di sempre, tra passato e presente: "Tutti gli anni mi viene fatta questa domanda, forse la più forte è stata quella dell'anno scorso. Il campo parlerà, abbiamo fatto ottimi acquisti. Vedremo come si inseriranno, ma non abbiamo dubbi sulla squadra. Spesso abbiamo cambiato modo di giocare visti i momenti, quest'anno ripartiremo con la nostra impronta per migliorarci e non essere prevedibili per gli avversari".
E sulla nuova Champions ha aggiunto: "Obiettivo andare il più avanti possibile, affronteremo squadre dal budget incredibile. Ma non sarà un alibi, abbiamo visto cosa siamo capaci di fare. Al di là dei budget conta la voglia che si mette in campo".
In casa Inter ci saranno però diversi volti nuovi: "Carboni ha fatto bene al Monza quando è stato impiegato, ha dimostrato e ha fatto una buona Copa America. È nel futuro dell'Inter come Lautaro. Zielinski lo conosciamo tutti, da tanti anni in Italia e con grande qualità. Ci darà una mano. Taremi lo abbiamo seguito per diverso tempo, ci ha impressionato nel doppio confronto in Champions e si integra nel nostro progetto. Martinez? Potevamo scegliere, siamo andati su di lui perché ha fatto due stagioni ottime nel Genoa. Si sposa con i nostri principi di gioco, ma arriva con voglia. Sa che ha davanti Sommer, ma è contento perché ci sono tante partite e ci darà una grande mano".
Sugli addii rispetto alla scorsa stagione, il tecnico si è concentrato sul presidente Steven Zhang: "Posso solo ringraziarlo perché grazie a lui sono qui e mi ha dato questo possibilità. Resterà nella storia dell'Inter. Sensi, Klaassen, Audero, Cuadrado e Sanchez sono stati ragazzi importanti che hanno dato tantissimo dentro e fuori dal campo. Li ringrazio tanto".
Sul mercato ha aggiunto: "Mai dire mai, ho la fortuna di lavorare con dei professionisti che sono dei maestri. L'esigenza è nel ruolo di Buchanan, qualcosa faremo. Hermoso? I nomi che sono usciti significa che interessano all'Inter, ci confrontiamo con la società e chiaramente vedremo che disponibilità c'è".
"Ci sono partite in cui qualcuno non giocherà, tutti i giocatori vogliono giocare quelle di cartello e le altre un po' meno. Io sono pagato per fare le scelte" ha detto il tecnico.