Il Presidente della Figc ha parlato di Nazionale e Serie A, con un occhio all'Europeo 2032 che verrà ospitato dall'Italia
"Nel 2021 siamo stati campioni d'Europa e abbiamo ottenuto due terzi posti in Nations League. Il movimento calcistico è vivo, ma manca quell'obiettivo che non siamo riusciti a centrare due volte, la qualificazione al Mondiale, che ci farebbe tornare a sorridere". Gravina, presidente della Figc, ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io Sport, esprimendo grande fiducia nella presenza del gruppo azzurro alla Coppa del Mondo 2026: "Dobbiamo vincere tutte le partite da qui al 16 novembre, poi tireremo le somme. Forse, il problema è che sempre meno giovani italiani vengono lanciati nel nostro campionato, e di conseguenza hanno meno possibilità. Bisogna anche dire, però, che ci sono sempre più italiani che giocano all'esterno, e questo è un guadagno in termini di esperienza".
Il calcio italiano cerca di muoversi anche al di fuori dei risultati all'interno del rettangolo verde: nel 2032 l'Italia si porterà in casa i campionati europei insieme alla Turchia e in questi giorni si discute dei possibili stadi scelti per ospitare le partite, con un particolare focus sullo stadio San Siro di Milano: "Non abbiamo molte strutture moderne, la situazione è sotto gli occhi di tutti, ma colgo segnali positivi dal giro delle città candidate fatto nelle ultime settimane. Torino è già pronta, per Roma vedremo anche come si evolveranno le questioni relative al nuovo stadio. Posso dire che c'è fermento anche a Cagliari, Palermo e Bologna, oltre che alla novità Salerno. Per quanto riguarda Milano, è una città con un costante sguardo sul mondo, da sempre proiettata verso l'Europa, per questi motivi ho motivo di credere che l'amministrazione comunale non lascerà cadere l'intenzione dei club di realizzare una struttura moderna".
E proprio il Milan, una delle due squadre di Milano, potrebbe essere protagonista di un evento storico, una partita di Serie A (Milan-Como in programma l'8 febbraio) giocata all'estero, più precisamente a Perth, in Australia. Sull'argomento si è espresso così il presidente Gravina: "Non sono favorevole a sradicare l'identità territoriale del nostro campionato, ma possiamo dare l'ok vista l'eccezionalità della situazione, con San Siro occupato per la cerimonia d'apertura dei giochi invernali. Credo che, una volta superate alcune resistenze delle tifoserie, la Uefa darà il suo consenso".