La Norvegia travolge qualunque avversario e allunga in classifica. Se non ci salva Israele sono davvero guai grossi...
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La speranza si chiama Israele e, vista la prestazione contro di noi e i cinque gol subiti dagli azzurri, trattasi di grande illusione o giù di lì. La rincorsa Mondiale dell'Italia di Gattuso è più complessa di una scalata al Pordoi e dipende poco o nulla dalle nostre forze. Per capirci: anche vincendo le prossime quattro gare, sfida alla Norvegia compresa, aggiustare la differenza reti, primo parametro a parità di punti, è praticamente impossibile: loro, Haaland e compagni, viaggiano a +21. Noi, nonostante i dieci gol delle ultime due sfide, siamo a +5. Praticamente dovremmo batterli in casa con nove gol di scarto. Sempre che, nel frattempo, loro non abbiano allargato la forbice nelle altre gare di qualificazione.
Cosa può salvarci, quindi? Israele, appunto, l'unica squadra che potrebbe, almeno sulla carta, rompere le scatole ai norvegesi. Potrebbe a voler essere molto ottimisti, ovviamente, perché la Norvegia è nettamente più forte e, come non bastasse, la partita si gioca a Oslo. Logico, quindi, immaginarsi per l'Italia un altro playoff Mondiale da incubo. Già, ma contro chi? Mancando ancora quattro turni alla fine delle qualificazioni fare un pronostico è un discreto azzardo ma, guardando un po' classifiche e squadre, il rischio di trovarsi un avversario non proprio comodo è concreto.
Ma come funzionano i playoff? Il regolamento prevede una semifinale e una finale, sempre in gara secca, con la prima gara in casa di chi vanta il miglior ranking Fifa e la seconda decisa per sorteggio. Le 16 ai playoff (le 12 seconde e le 4 vincitrici del rispettivo gruppo di Nations non già qualificate) saranno divise in quattro fasce e in quattro mini-tabelloni tennistici. La prima fascia comprende le quattro con il miglior ranking Fifa di novembre (dovremmo esserci, ndr); la seconda quelle dal quinto all’ottavo posto; la terza quelle dal nono al dodicesimo. La quarta include le quattro migliori dalla Nations.
Proprio queste potrebbero toccarci in semifinale: Svezia, Nord Irlanda, Moldova e San Marino, con le ultime due decisamente alla nostra portata. I problemi potremmo quindi averli in finale. Al momento, almeno sulla carta, potrebbero toccarci Slovacchia, Scozia o Grecia, Islanda, Georgia o Turchia, Ungheria o Armenia, Polonia, Bosnia o Austria, Nord Macedonia o Galles, Serbia, Repubblica Ceca. E quasi con nessuna sarebbe una passeggiata. Insomma, il Mondiale bisogna sudarselo e pure parecchio. Sperando di non finire anche questa volta a guardare gli altri giocare.