Serie A, Genoa-Lazio 2-1: prodezza di Criscito allo scadere

Il Grifone ritrova la vittoria casalinga, Inzaghi perde terreno nella corsa Champions

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Una domenica pazzesca per il Genoa. Una partita cominciata male, anonima per tutto il primo tempo. Lazio in vantaggio prima dell'intervallo con un gol di Badelj, migliore in campo per un'ora. Poi la rimonta, un secondo tempo in cui Prandelli ha buttato dentro tutti i giocatori creativi e l'ha raddrizzata mentre la Lazio si spegneva, prima con un gol rapace di Sanabria e poi con una prodezza di Criscito allo scadere.

E poi dicono che è colpa degli allenatori. Può capitare – è capitato – che Simone Inzaghi abbia impostato quasi alla perfezione una partita in cui gli mancavano dieci titolari, riuscendo a bilanciare i giocatori nelle condizioni migliori con qualche jolly adattato in un ruolo non suo. Per tre quarti di partita è stato tutto perfetto, pieno controllo della gara, pochi rischi corsi. Ma nello stesso modo può capitare – è capitato – che lo stesso allenatore venga beffato nei minuti di recupero quando sembrava tranquillamente disposto ad accontentarsi di un punto, comunque valido nell'economia della lotta Champions. Un gol preso nel primo mezzo errore di un giocatore della difesa, un altro su un tiro che arrivava direttamente da casa di Criscito e che è passato chissà come in mezzo a un bosco di gambe.

Due volti completamente diversi quelli del Genoa, invece. Un 4-4-2 scolastico e prevedibile nel primo tempo, un paio di tentativi frutto più di lampi individuali che di una manovra collettiva, due parate di Strakosha. In mezzo al campo un solo gigante di nome Milan Badelj, padrone assoluto della partita e della sua inerzia, catalizzatore di tutti i palloni e autore del gol del vantaggio. Tutto nel primo tempo con la patente di grande squadra stretta nelle mani della Lazio e quella di grande allenatore esibita con orgoglio da Mone Inzaghi.

Ma il Genoa è una squadra che può trasformarsi radicalmente da un momento all'altro, perché Prandelli ha capito che qui, rispetto alle esperienza passate, si può fare anche così. Quindi dentro Bessa e dentro Pandev, avanti tutta e avanti tutti, approfittando di un calo della Lazio, reduce da una partita di Europa League e da un periodo del calendario che l'ha decimata e stancata. Avanti tutte e avanti tutti con la forza della disperazione e con il coraggio dell'incoscienza. Alla fine va bene al Genoa e va male alla Lazio, che adesso ha qualche speranza in meno di attaccare il quarto posto del Milan ma non può nemmeno darsi troppe colpe.

LAZOVIC 5,5 – Il primo del Genoa a mettere fuori la testa dalla propria metà campo, con qualche ripartenza a strappo, qualche pallone portato di là senza grande collaborazione da parte dei compagni. Ma anche il primo a perdere le distanze in campo, sparendo poi in maniera definitiva.
CATALDI 6,5 – Fino a questa partita aveva collezionato appena 5 presenze, una sola partita intera, ma la storia della sua carriera dice che quando è stato chiamato in causa non ha mai dato delusioni ai suoi allenatori. Anche in questo caso è stato così, con umiltà e sacrificio.
STRAKOSHA 7 – Una sicurezza per i compagni di squadra, anche quando la linea a tre davanti a lui è composta in una maniera altamente inconsueta. Il Genoa gli scalda le braccia con qualche cross per una mezz'ora poi gli regala la vetrina con una parata d'istinto e di coraggio su Rolon. Replica quasi immediata su Sanabria e prestazione in crescendo.
BADELJ 7,5 - Dopo un gennaio ad alto tasso di insoddisfazione, con molta voglia di volare via, ha ripreso a distribuire sapienza in mezzo al campo, punto di riferimento per tutte le giocate in partenza e ripartenza, impostazioni pulite al cento per cento e autorevolezza totale. Intorno a lui si percepisce ispirazione e alla fine del primo tempo questa ispirazione si trasforma nel gol del vantaggio biancoceleste. Nel secondo tempo regala una lezione di tecnica e stile con un tiro dalla distanza che centra in pieno la traversa. Un calo alla distanza gli toglie la possibilità di avere un voto ancora più esaltante.
SANABRIA 7 – Non trova grande collaborazione da parte dei compagni di squadra e allora cerca di fare da sé, ben sapendo che ha i mezzi per farlo. Con movenze stile miglior Higuain crea uno dei pochi pericoli del primo tempo per la porta di Strakosha e comunque tiene su dei palloni che non tutti saprebbero tenere. Almeno lotta, a differenza di molti altri. E il gol del pareggio a un quarto d'ora dalla fine è da rapace vero.
CORREA 5,5 – Unanimemente considerato il giocatore con le qualità tecniche più elevate della Lazio, lui lo sa bene ma non sa altrettanto bene come interpretare quello che gli chiede Simone Inzaghi. Prende una posizione ibrida, vede poco il pallone, fa sgolare il suo allenatore senza grande costrutto. L'occasione ce l'avrebbe anche all'inizio del secondo tempo, ma Radu gli strozza l'urlo in gola.
IMMOBILE 5 – Arriva da un periodo complicato, Inzaghi lo butta dentro dall'inizio come test per i prossimi impegni. Isolato dal resto della squadra e poco incisivo nell'attaccare gli spazi, tenta di rimandare il più possibile la sua uscita dal campo ma poi deve chiudere la sua fatica, non prima di aver mostrato il momento migliore partecipando a un'azione in cui viene sfiorato il 2-0.
CRISCITO 7 – Buona prestazione globale, su e giù per la fascia sinistra, con puntualità e precisione. Poi quel lampo prima della fine dei minuti di recupero, quella rasoiata di sinistro che risolve la partita e regala ai suoi tifosi una gioia pazzesca.

GENOA-LAZIO 2-1

GENOA (4-3-3): Radu 6,5; Biraschi 6 (43'st Pereira sv), Romero 6,5, Zukanovic 6, Criscito 7; Rolon 6,5, Radovanovic 5,5 (12'st Pandev 6,5), Lerager 6; Lazovic 5,5 (1'st Bessa 6,5), Sanabria 7, Kouame 6. A disp. Marchetti, Jandrei, Gunter, Pezzella, Bessa, Pereira, Lakicevic, Veloso, Pandev, Dalmonte. All. Prandelli 6,5.

LAZIO (3-5-2): Strakosha 7; Patric 5,5, Acerbi 6, Radu 6 (26'st Jordao 6); Marusic 6, Romulo 6,5 (19'st Leiva 5,5), Badelj 7,5, Cataldi 6,5, Lulic 6; Correa 5,5, Immobile 5 (10'st Caicedo 6). A disp. Proto, Guerrieri, Kalaj, Jordao, Leiva, Neto, Caicedo. All. Inzaghi 6.

Arbitro: Banti
Marcatori: 44'pt Badelj (L), 30'st Sanabria (G), 48'st Criscito (G)
Ammoniti: Patric, Badelj (L), Romero, Pandev, Criscito (G)
Espulsi:

Antonio Sanabria ha segnato in tre delle sue prime quattro partite di Serie A con la maglia del Genoa.
Il centrocampista della Lazio Milan Badelj non segnava da 364 giorni in Serie A: ultimo gol il 18 febbraio 2018 contro l'Atalanta.
Il difensore del Genoa Domenico Criscito ha segnato oggi il suo primo gol da fuori area in Serie A.
Il Genoa è imbattuto da quattro partite in campionato, grazie a due vittorie e due pareggi.
Il Genoa è tornato a vincere in casa dopo due pareggi e una sconfitta interna in campionato.
La Lazio ha segnato in tutte le ultime otto partite di campionato, per un totale di 11 gol – una rete in tutte le sei gare più recenti.
Sono stati sette i tiri della Lazio in questa partita: record negativo per i biancocelesti in questo campionato.
Tutti i primi cinque tiri della Lazio sono stati nello specchio della porta.
Presenza numero 50 per Daniel Bessa in Serie A: 33 di queste partite sono state con la maglia del Genoa.

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