Il presidente della federcalcio francese (Fff), Noel Le Graet, autosospesosi dalla carica dopo essere finito sotto inchiesta per molestie sessuali, "non ha piu' la legittimita'" per rimanere al suo posto. E' quanto si afferma in un rapporto emesso da una commissione incaricata di indagare sulla gestione della federazione dopo che il dirigente 81enne e' finito nel mirino della procura di Parigi in base alle accuse mossegli dall'agente di calcio Sonia Souid. "Considerando la sua condotta nei confronti delle donne, i suoi commenti pubblici e le carenze di governance della Fff, il signor Le Graet non ha piu' la legittimita' necessaria per dirigere e rappresentare il calcio francese", si legge nel rapporto - di cui l'AFP ha preso visione -, in cui si aggiunge che la gestione dei casi di sessismo e violenza sessuale "non e' stata ne' efficace ne' efficiente". Nonostante si sia gia' dimesso e sia stato sostituito ad interim dal vicepresidente Philippe Diallo, Le Graet e' ancora ufficialmente riconosciuto come presidente dalla Fifa e ha respinto con forza tutte le accuse. Nel rapporto e' presa di mira anche la direttrice generale della federazione Florence Hardouin, a sua volta sospesa dal suo incarico. Agli attuali dirigenti federali e' stato dato tempo fino al 13 febbraio prossimo per rispondere alle conclusioni del rapporto. Il mandato di Le Graet scade nel 2024 ma il comitato esecutivo della Fff puo' decidere di tenere un'assemblea straordinaria e votare per deporre il presidente. Le Graet, in carica dal 2011, aveva gia' ricevuto richieste di dimissioni, anche dal ministro dello sport, Amelie Oudea-Castera, dopo le osservazioni sprezzanti in un'intervista radiofonica sul potenziale interesse di Zinedine Zidane a diventare ct della nazionale.