Entrò all'Empoli 18enne e ci rimase per 49 stagioni, sotto la sua presidenza la scoperta di tantissimi giocatori come Montella e Di Natale
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È morto a 96 anni Silvano Bini, storico dirigente dell'Empoli Calcio. Per circa mezzo secolo, dal 1947 al 1996, Bini ha ricoperto ruoli nella società azzurra fino a diventarne presidente: entrato diciottenne come segretario è stato anche direttore generale e direttore sportivo.
Durante la sua esperienza nel club empolese ha scoperto tantissimi giocatori di livello, come Antonio Di Natale o Vincenzo Montella, che sono partiti da Empoli per sbocciare anche tra le big della A.
Questo il comunicato dell'Empoli: "Il presidente Fabrizio Corsi, la Vice Presidente e Amministratore Delegato Rebecca Corsi, i dirigenti e tutto l’Empoli Football Club esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Silvano Bini, storico dirigente azzurro, avvenuta questa notte.
Perdiamo un pezzo importante della storia dell’Empoli – ricorda il presidente azzurro, Fabrizio Corsi –. Silvano è stato un maestro. Ho avuto la fortuna di stargli accanto per molti anni, sperando di aver fatto miei almeno una parte dei tanti insegnamenti che mi ha trasmesso. Oggi ci ha lasciato un dirigente e una persona che tanto ha dato ai nostri colori, vivendo l'Empoli con passione e competenza”.
“Ho conosciuto Silvano quando ero piccola – aggiunge l’Amministratore Delegato e Vice Presidente azzurra Rebecca Corsi – e lo ricordo come una persona e un dirigente appassionato del calcio e dell'Empoli in particolare”.
Nato nel 1929 ad Empoli, Silvano Bini entrò nel club azzurro nel 1947, a 18 anni, e vi rimase fino al 1996, per ben quarantanove stagioni consecutive. In quegli anni ricoprì ogni incarico possibile, partendo da segretario fino a diventare presidente, ma soprattutto talent-scout. Tante le scoperte calcistiche di Silvano Bini, nomi che hanno poi scritto pagine importanti del calcio nazionale e internazionale. Per quasi mezzo secolo, Bini è stato un punto fermo del club azzurro anche nei momenti più difficili. Attenzione ai giovani, sviluppo e formazione dei talenti, unita a un equilibrio gestionale che ha permesso all’Empoli di crescere senza mai trovarsi in difficoltà: questa era la sua filosofia e il suo modo di intendere il calcio e l’Empoli, con valori che ancora oggi contraddistinguono il club. Alla moglie Maria, ai figli, ai nipoti e a tutta la famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte della società azzurra.
"Silvano Bini è stato un empolese che ha vissuto quaggiù lasciando un segno. Il segno nello sport, il segno in una società nata e cresciuta moltissimo al punto da confrontarsi con le big, il segno per i tanti talenti scoperti. Oggi Empoli perde uno dei suoi saggi, un nonno speciale che gli voleva tanto bene", così Alessio Mantellassi, sindaco di Empoli.