Il futuro del centrocampista classe 2002 è ancora incerto: lui però non sembra avere dubbi...
Edoardo Bove non vuole arrendersi al destino. Il centrocampista classe 2002 è ancora incerto se potrà continuare o meno la sua carriera da calciatore dopo aver subito un arresto cardiaco durante la partita di campionato tra Fiorentina e Inter. All'ex Roma è stato impiantato un defibrillatore cardiaco sottocutaneo che impedisce lo svolgimento di attività agonistica in Italia. Per questo Raffaele Palladino, suo tecnico alla Fiorentina, gli ha garantito un posto nel suo staff.
Ma Edo non sembra ancora pronto a dire addio alla sua carriera da calciatore: "Se mi piacerebbe fare più l'allenatore o il dirigente in futuro? L'allenatore lavora tantissimo, me ne rendo conto guardando il mister. Il giocatore quando torna a casa non pensa all'allenamento del giorno dopo, mentre il tecnico pensa al campo 24 ore su 24. Ora spero di fare il giocatore, ma in un futuro vediamo". queste le parole del centrocampista a margine della presentazione del progetto CasaViola.
Poi, parlando della qualificazione della sua Fiorentina alla Conference League ammette come "il risultato della Lazio era inaspettato e abbiamo festeggiato davvero tanto. È stato un anno particolare per tutti e credo che la qualificazione in Conference sia meritata per come abbiamo vissuto la stagione. Ora ci godiamo questa qualificazione". Infine un pensiero sulla Roma, squadra nella quale è cresciuto: "La qualificazione all'Europa League è meritata per la seconda parte di stagione che hanno fatto. Sento ancora alcuni compagni, il legame è rimasto. Non so se ci sarà la possibilità di tornare ma l'omaggio che ho ricevuto è stata una grandissima emozione. Allenatore? I giocatori sono gli ultimi a saperlo, non mi hanno detto nulla", conclude.