DIECI GIORNI DI FUOCO

Chi più ne ha, più ne metta: la lunga settimana con vista Europa dei "secondi"

Da martedì al giovedì della settimana successiva turnover obbligato per tutte le big. Tra infortuni e giocatori già molto stanchi

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Chi più ne ha, più ne metta: la lunga settimana con vista Europa dei "secondi" - foto 1
© Getty Images

La settimana da incubo di ogni allenatore di Fantacalcio che si rispetti sta per cominciare. Prima il turno infrasettimanale di campionato che si aprirà martedì sera con Juventus-Lecce e si concluderà giovedì con Genoa-Roma, quindi il grande sabato con Napoli, Milan e Inter, la domenica con Atalanta-Juventus e Roma-Frosinone e il lunedì che vedrà Fiorentina e Cagliari chiudere il turno. Infine la seconda giornata di coppe, da martedì con Napoli-Real Madrid e Inter-Benfica (in esclusiva in chiaro su Canale 5) fino a Europa League e Conference con Roma, Atalanta e Fiorentina in campo. Cosa significa? Che tutti, dal capolista Inzaghi fino ai giallorossi di Mourinho sono attesi da un attento e presumibilmente ampio turnover. Chi ne ha, insomma, più ne metta perché, invece di uscire, i "secondi" questa volta sono chiamati a entrare.

Il punto è che gli infortuni stanno già condizionando le scelte degli allenatori. Prendiamo l'Inter: con Lautaro visibilmente stanco, era lecito aspettarsi più spazio tra Sassuolo e Salernitana per Arnautovic e Sanchez. L'austriaco, invece, è fermo ai box e non potrà entrare in rotazioni che, a questo punto e a meno di soluzioni alternative - Inzaghi ha parlato di Mkhitaryan e Klaassen utilizzabili come seconde punte, ndr - saranno limitate al Toro, Thuram e Sanchez. Tre uomini per 180 minuti che anticiperanno una sfida in Champions già molto importante e porteranno poi alla sfida del Meazza contro il Bologna del 7 ottobre. Fino alla sosta per le Nazionali, gli attaccanti nerazzurri non potranno praticamente tirare il fiato. Meglio va negli altri ruoli dove Inzaghi può benedire una campagna acquisti che gli ha messo a disposizione doppioni di qualità in ogni ruolo. Rispetto al Milan, che dopo Cagliari è atteso dalla sfida contro la Lazio, i nerazzurri hanno due gare con coefficiente di difficoltà molto simile e non troppo elevato. Inzaghi potrà quindi alternare titolari e co-titolari, come li ha chiamati Marotta, basandosi solo ed esclusivamente sulle condizioni fisiche. E' lecito aspettarsi che il primo a fermarsi sia Lautaro, ma Sanchez, che non sembra avere i 90' nelle gambe, dovrà far necessariamente rifiatare anche Thuram che, senza dubbio, farà coppia con il Toro contro il Benfica. Per il resto rotazioni ampie: Darmian-Pavard-Dumfries e Cuadrado (recuperabile) a destra, Acerbi e De Vrij al centro della difesa, Dimarco e Carlos Augusto a sinistra e Barella, Frattesi e Mkhitaryan a centrocampo, con Asllani che potrà far respirare Calhanoglu. Se il tema è "chi più ne ha, più ne metta", Inzaghi sembra messo benino.   

Il Milan, seconda forza del campionato, dovrà invece misurare le forze affidandosi, nuovamente, alle idee di Stefano Pioli. Il tecnico rossonero ha perso Krunic, fin qui intoccabile e insostituibile. Al suo posto possono giocare Reijnders e Loftus-Cheek, ma molto dipenderà dal modulo che verrà scelto. In un 4-3-3, abbandonato nelle ultime due uscite tra Newcastle e Verona, l'olandese e l'inglese tornerebbero al ruolo originario di mezzali e avrebbero bisogno di Pobega come vertice basso a protezione della difesa. Nel 4-2-3-1 e nel nuovo 3-4-3 potrebbero giocare solo loro. Attenzione però ad Adli, che Pioli ha provato per tutta l'estate come vice-Krunic e potrebbe avere la sua occasione. In ogni caso, un po' come l'Inter per l'attacco, le rotazioni a centrocampo del Milan sarebbero ridotte e non del tutto ideali. Minori i problemi negli altri ruoli: Pulisic e Leao si alterneranno sulle fasce con Chukwueze e Okafor, Jovic dovrebbe far rifiatare finalmente Giroud e dietro Kjaer può essere utile come cambio sia di Thiaw che di Tomori. Lazio e Dortmund, ravvicinate, saranno le gare più complicate da gestire. Vedremo come sarà in grado di cavarsela Pioli.  

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Non dovrebbe avere grandi problemi la Juve, che non ha le coppe e nemmeno grandi defezioni. Curiosamente i bianconeri saranno anche quelli con più giorni per poter recuperare, dato che giocheranno martedì con il Lecce e domenica con l'Atalanta. La gara chiave è quella di Bergamo, sembra perciò presumibile che Allegri si affidi al turnover contro il Lecce dove Vlahovic e Chiesa si alterneranno certamente con Milik e Kean. Le rotazioni coinvolgeranno anche gli esterni - McKennie e Weah da una parte, Kostic e Cambiaso dall'altra -, mentre in difesa la coperta è un po' corta, con Gatti, Bremer e Danilo che saranno chiamati agli straordinari anche se Rugani potrebbe strappare una maglia da titolare. Quella successiva, però, sarà una settimana "pulita", da Atalanta-Juve di domenica 1 ottobre fino al derby con il Torino di sabato 7. Tutto sommato, quindi, il tecnico bianconero dovrà gestire solo i prossimi sette giorni prima di tornare al lavoro ordinario.  

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Come Milan e Inter, anche Napoli e Lazio dovranno fare gli straordinari tra campionato e Champions. Molto complicato, in questo senso, il cammino degli azzurri, che non avranno grandi scontri in Serie A, ma sono attesi dalla sfida al Real Madrid in Champions. Garcia ha già messo in cantiere tre punti contro il Braga e può giocarsela con una certa serenità, ma è evidente che il passaggio con i merengues potrebbe indirizzare in maniera se non decisiva, sicuramente significativa, il girone. Il tecnico francese non ha grandi problemi di gestione della rosa, ma gli infortuni in difesa di Rrahmani e Juan Jesus complicano il turnover davanti a Meret. Natan, insomma, dovrà crescere più in fretta del previsto. Il discorso relativo alla Lazio è leggermente diverso, perché in questo caso vanno prese per buone le parole di Sarri che ha parlato di nuovi ancora non entrati negli schemi della squadra. Il tecnico dei biancocelesti è però da sempre uno molto attento alle condizioni fisiche, quindi qualche pedina la muoverà, aiutato dall'impegno non impossibile contro il Celtic in Champions - ma vincere sarebbe fondamentale in chiave qualificazione - ma atteso dalla gara di San Siro contro il Milan che, classifica alla mano, è già quasi un dentro o fuori e seguirà lo scontro con il Torino, non propriamente l'avversario più morbido possibile.  

Infine Roma, Atalanta e Fiorentina. Europa League e Conference sono sempre gli impegni più difficili da gestire per gli allenatori, ma almeno Servette e Ferencvaros, avversarie di gialorossi e viola, non sembrano rivali troppo impegnativi. Più complicata la trasferta di Lisbona dell'Atalanta contro lo Sporting anche perché arriverà dopo il match con la Juventus in campionato. Tutti hanno comunque rotazioni abbondanti in ogni reparto e la possibilità di far rifiatare i titolari. Come e quando spetta a loro deciderlo. In una dieci giorni che sarà durissima per gli allenatori veri e da incubo per quelli da Fantacalcio. 

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