CHAMPIONS LEAGUE

Sospiro di sollievo per Simeone: tutti negativi i giocatori dell'Atletico

A parte i due casi di positività, Correa e Vrsaljko che non hanno preso parte alla spedizione di Lisbona, gli altri elementi della rosa del Cholo non hanno contratto il virus

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La tensione, alla vigilia del quarto di finale di stasera contro il Lipsia, era alle stelle in casa Atletico. Non tanto per la forza della squadra di Nagelsmann, quanto per il rischio di avere giocatori contagiati dopo la scoperta della positività di Correa e Vrsaljko, costretti a rinunciare alla trasferta di Lisbona. Come riportato da 'Marca', invece, anche la serie di tamponi effettuati in Portogallo dall'Uefa ha dato esito negativo. L'Atletico Madrid è stato sottoposto ieri nel suo ritiro portoghese a un altro controllo e stamattina ha ricevuto la notizia dell'esito con la negatività di tutti.

L'Atletico si trova così nella possibilità di puntare al bersaglio grosso. Finito nella parte meno complicata del tabellone delle Final Eight di Champions, ha l'occasione di approdare alla semifinale contro il Psg. Il gioco di Simeone sembra fatto apposta per mettere in difficoltà le squadre che cercano di sviluppare un calcio offensivo come il Lipsia, abituato a cercare il palleggio già dall'avvio dell'azione, o la squadra di Tuchel, che basa la sua manovra sulla qualità dei fuoriclasse dell'attacco. 

In molti, dalla parte biancorossa di Madrid, pensano che questo possa essere l'anno buono. Se non altro per la legge dei grandi numeri. L'Atletico ha una storia in Champions più sfortunata, addirittura, di quella della Juventus. E' andato in finale tre volte e ha sempre perso. Nella prima, datata 1974, un gol di Schwarzenbeck a una manciata di secondi dal fischio finale, costrinse i "colchoneros" alla ripetizione della partita poi stravinta (4-0) dal Bayern Monaco. Anche nel 2014 la vittoria era a un passo prima che la testa di Sergio Ramos portasse la partita ai supplementari dove il Real ha dilagato. Nel 2016, sempre contro i cugini, la beffa è arrivata ai rigori. Ce ne sarebbe abbastanza, insomma, per avere un debito da incassare con la sorte. 

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