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Le pagelle di Piantanida: da Bellingham a "bruttingham", Musiala ex-Bambi

Kim due sveglie, Kroos e Kane due strani concetti di entusiasmo e maledizione

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MUSIALA 8
Sané l’aveva soprannominato il “piccolo, timido, Bambi” per la sua dolcezza nel porsi nei confronti dello spogliatoio da ragazzino, cucciolo. Bene, in campo fa tutto, tranne che tenerezza. Anche perché l’ex-piccolo cervo del Bayern è diventato adulto, ergendosi sulla rupe del Real Madrid come Grande Principe della Foresta Champions.

KROOS 7,5
Ha detto che nel calcio non si fa impressionare da nulla, è il suo atteggiamento, non è un tipo molto entusiasta. Toni, a noi dispiace che tu ti descriva come una mattinata in fila alle poste con davanti 78 persone, però fidati, siamo disposti a entusiasmarci noi al tuo posto se invecchi così.

KIM 4
Due dormite del sud-coreano, 2 sveglie del Real. “Non sono completamente soddisfatto dei primi mesi in Germania” e poi “Non sono ancora sicuro di poter diventare un titolare fisso del Bayern”. Diciamo che in Baviera per 45 milioni di euro si aspettavano di comprare qualcosina in più dell’onestà.

KANE 7,5
Porta rogna perché arriva lui e il Bayern non vince il campionato dopo 11 anni di fila? Perché a 31 anni non ha mai vinto un trofeo? Boh, però apprezziamo il gesto, con 43 gol in 43 partite stagionali, di scaricare un po’ di colpa anche sui compagni, come può, con aplomb, con quello che riesce, arrangiandosi, con espedienti, mezzi di fortuna.

BELLINGHAM 4
Ora, è abbastanza imbarazzante, ci rendiamo conto soprannominarlo “bruttingham” e chiediamo anche scusa per averlo fatto. Intanto, noi ci mettiamo al collo la medaglia d’argento delle cose che domattina non ci ricorderemo di questa notte, perché sul gradino più alto, o più basso del podio dipende da dove lo si guardi, c’è la sua partita.

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