Il capitano nerazzurro ha parlato alla Uefa: "Ciò che faccio in campo mi definisce. Sono orgoglioso del nostro gruppo"
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L'ambizione stagionale di Lautaro Martinez, archiviato l'obiettivo seconda stella nella passata stagione, probabilmente è stata più evidente nei fatti che nelle parole. Il capitano dell'Inter ha alzato notevolmente l'asticella del suo rendimento europeo in questa annata e la finale di Champions League ha ben evidente la sua firma sul percorso dei nerazzurri costellato di gol e giocate da leader dentro e fuori dal campo. Obiettivo riscattare la sconfitta del 2023 a Istanbul contro il Manchester City di Guardiola.
"Sarà un'emozione incredibile perché ho già vissuto sia la finale di Champions che quella del Mondiale. Quello che provi ti resta tutta la vita, sarà qualcosa di incredibile" ha commentato Lautaro a Uefa.tv. Una serata da sogno è quella che si augura il campione argentino: "La Champions è un sogno a un passo da noi, non voglio nemmeno pensare al fatto se riusciremo a compierlo o meno, vogliamo tutti questo trofeo che manca all'Inter da tanti anni. Io però voglio godermi il momento, poi se vinciamo sarebbe un sogno realizzato".
Per arrivare a Monaco di Baviera lo stesso Martinez ha fatto diversi sacrifici per l'Inter, il più eclatante quello per essere in campo nel ritorno della semifinale contro il Barcellona dopo l'infortunio dell'andata: "Per me il sacrificio significa non mollare mai, esserci in ogni momento e concentrati sull'obiettivo individuale e di squadra. Do sempre il 100% per i compagni e credo che sia un mio tratto distintivo che ho innato in me. Mi assumo le responsabilità e me le godo".
Dopo l'infortunio al Montjuic l'argentino ha vissuto un momento duro: "Ho passato due giorni a piangere in casa, il dolore era fortissimo e sono stati momenti difficili. Il ritorno però non potevo saltarlo a prescindere dal dolore, dovevo esserci. Io sono fatto così, cerco di dare l'esempio in tutti i modi e la mentalità con la quale affronto le partite mi definisce come persona. Non ero al 100% ma ho affrontato la situazione per dare una mano ai compagni, era ciò che l'Inter aveva bisogno".
La forza dell'Inter però sta anche nel gruppo: "Quest'anno è stata una ottima dimostrazione di quello che per me è la squadra. Se il gruppo funziona bene, anche il singolo si esalta. Noi meritavamo la finale per il sacrificio che ognuno di noi ha fatto, abbiamo lavorato sodo e sono orgoglioso. Speriamo di mettere la ciliegina sulla torta".