CHAMPIONS LEAGUE

Champions League: il Newcastle affonda il Psg, vincono Barça e ManCity

Il risultato più clamoroso arriva da St. James' Park, dove i Magpies sconfiggono 4-1 i parigini: ora sono loro a guidare il girone del Milan. Ferran Torres fa esultare Xavi, ok Guardiola e l'Atletico Madrid

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Champions League: il Newcastle affonda il Psg, vincono Barça e ManCity - foto 1
© Getty Images

Gol e spettacolo nel mercoledì della Champions League, che ha un'assoluta protagonista. Il Newcastle travolge infatti il Psg, sconfitto 4-1 in un match senza appello: Almiron, Burn, Longstaff e Schar mandano i Magpies in vetta al girone del Milan con 4 punti. Sorride l'Atletico Madrid, che rimonta il Feyenoord (3-2) e vola in testa al gruppo E con la Lazio, vittorie per ManCity e Barcellona. Sorride lo Shakhtar, 2-2 tra Stella Rossa e Young Boys.

GRUPPO F
C'è il Newcastle in testa al gruppo F, quello del Milan. I Magpies ritrovano la Champions League a St. James' Park dopo più di vent'anni e vivono una notte da sogno, travolgendo il Psg con un perentorio 4-1. La gara è senza storia sin dai primi minuti, nonostante i tentativi di Dembelé. I padroni di casa dominano a centrocampo e la sbloccano al 17' con Almiron, per poi tirare un sospiro di sollievo quando la conclusione di Zaire-Emery non centra la porta. Al 40' ecco il raddoppio del Newcastle, convalidato dopo una lunghissima revisione al Var: non c'è fuorigioco di Bruno Guimaraes, che pesca Burn in area per il 2-0. Il Psg non reagisce e affonda nella ripresa, col tris di Longstaff (50'). Luis Enrique si gioca la freschezza di Barcola ed ecco il gol della bandiera, siglato da Lucas Hernandez su un pallone illuminante di Zaire-Emery. Pope salva sulla conclusione di Dembelé, mentre Mbappé calcia in porta solo all'88' e vive una serata di assoluto anonimato in terra inglese. Al 91' la rete dell'apoteosi, col poker di Schar a chiudere la gara. Vince 4-1 il Newcastle, che guida il gruppo F con quattro punti davanti a Psg (3), Milan (2) e Dortmund (1).

GRUPPO G
Serve la panchina al Manchester City per sconfiggere 3-1 il Rb Lipsia, che ha evidentemente imparato (senza Gvardiol) la lezione del 7-0 di pochi mesi fa. Dominano i Citizens in avvio, ma i tedeschi fanno muro e Haaland spreca. Al 25' ecco il meritato vantaggio, costruito dalla sovrapposizione di Rico Lewis, che sfonda sulla destra e serve l'assist per il destro di Foden. Haaland si mangia il raddoppio e in avvio di ripresa gli inglesi vengono puniti in contropiede, con l'1-1 di Openda. La rete risveglia il City, che domina e ha un Haaland con le polveri bagnate. Guardiola si gioca Julian Alvarez, reduce dalla doppietta alla Stella Rossa, ed è la mossa vincente: l'argentino firma il 2-1 con un eurogol (84') e serve l'assist per il tris di Doku nel recupero (92').

Il Manchester City guida così il gruppo G con 6 punti e a punteggio pieno dopo due 3-1, precedendo ancora i tedeschi che si fermano a quota tre. Dietro di loro pareggiano infatti Young Boys e Stella Rossa, che danno vita a una gara vibrante al Marakana. Il match si sblocca al 36', con la Stella Rossa ad esultare dopo aver dominato in avvio: Bukari serve Ndiaye, che firma l'1-0 sfruttando una punizione battuta rapidamente e il lancio in profondità del compagno. La rete, inizialmente annullata, viene convalidata al Var. Esito opposto invece per il raddoppio di Bukari, e al 47' lo Young Boys pareggia: Ugrinic insacca a tu per tu col portiere, sfruttando l'imbucata di Monteiro. Ndiaye si vede annullare un'altra rete, mentre dall'altra parte Itten si mangia il 2-1 e lo trova al 60', trasformando un rigore. Nel finale la Stella Rossa sfiora il raddoppio con Dragovic e lo trova all'88', con merito: lo segna Bukari, con una geniale conclusione d'esterno che s'insacca sotto la traversa, mentre tutti pensavano al cross. Stella Rossa e Young Boys chiudono dunque il gruppo con un punto.

GRUPPO E
Succede di tutto nell'altra sfida del girone della Lazio, che vede l'Atletico Madrid volare in testa con quattro punti e il 3-2 in rimonta sul Feyenoord. L'avvio è dominante per la formazione allenata da Arne Slot, che al 7' mette il naso davanti: Timber pesca Ueda, che causa un rimpallo tra Oblak ed Hermoso, culminato nell'autorete del difensore. C'è una sola squadra in campo e non è l'Atletico, che rischia anche sul tiro da distanza siderale di Zerrouki, ma si risolleva improvvisamente: Wieffer serve inavvertitamente Morata con la deviazione, l'ex juventino è implacabile e firma l'1-1 al 13', convalidato dopo una revisione al Var. Trauner evita la sua doppietta nel momento di difficoltà del Feyenoord, che in seguito si scuote: Paixao costringe Oblak a una grande parata, ma al 34' lo sloveno non può nulla sul tap-in ravvicinato di Hancko. Il nuovo vantaggio degli olandesi resiste fino al recupero, quando Griezmann pareggia in rovesciata (da terra) dopo una furibonda mischia sull'ultimo pallone giocabile. Gol al 48' del primo tempo e... al 47' nel secondo per i colchoneros, che si portano in vantaggio subito con Morata: lo spagnolo parte sul filo del fuorigioco e finalizza sull'assist di Molina. Da qui in poi inizia un'altra gara, con l'assedio del Feyenoord: Stengs e Paixao sfiorano la rete, ma l'occasione più clamorosa è per Yankuba Minteh al 95'. Non porta frutti l'arrivo in area del portiere Wellenreuther, l'Atletico vince 3-2 e guida il gruppo E con quattro punti, scavalcando il Feyenoord (3). 

GRUPPO H
Il gruppo H è guidato a punteggio pieno dal Barcellona, che sconfigge 1-0 il Porto e prosegue a punteggio pieno con la rete inviolata. Dominano in avvio i blaugrana, sfiorando la rete con Joao Felix e Baldé, ma il Porto non demorde e si fa vedere con Galeno. Nel finale di tempo Xavi perde Lewandowski per infortunio e inserisce Ferran Torres, che sarà decisivo: è proprio lui a firmare la rete della vittoria nel primo minuto di recupero, al 46' del primo tempo. Nella ripresa il Barça si innervosisce, collezionando ammonizioni, mentre il Porto sfiora la rete con Pepé e si vede evitare l'1-1 dalla paratissima di ter Stegen su Galeno. Nel finale una doppia delusione per i Dragoes, che prima si vedono annullare l'eurogol in rovesciata di Taremi e poi si vedono cancellare (giustamente) un rigore dal Var, visto che il mani di Cancelo era avvenuto fuori area. Il Barça resta anche in dieci per la doppia ammonizione a Gavi (93'), ma porta a casa la vittoria. Blaugrana a sei punti, precedendo Porto (3) e Shakhtar (3), con l'Anversa fanalino di coda.
Arriva una rimonta vincente al Bosuil, stadio di quell'Anversa che aveva vinto il campionato belga all'ultima giornata e vive una cocente delusione: lo Shakhtar ribalta infatti il doppio svantaggio e vince 3-2. La partita è senza storia nei primissimi minuti, con le giocate del sontuoso talento Arthur Vermeeren a illuminare l'Anversa. Il suo assist per Muja porta alla rete del vantaggio al 3', mentre al 33' il gioiellino classe 2005 pesca Balikwisha, che salta Riznyk e deposita in rete. Nel mezzo almeno tre chances e un palo per l'Anversa, che domina per tutto il primo tempo e crolla incredibilmente nella ripresa. La rimonta dello Shakhtar inizia al 48', con la smanacciata di Butez e il colpo di testa di Sikan dopo una mischia furibonda e un'azione rugbistica. L'Anversa si mangia due volte il tris e viene punito al 71', quando Balikwisha (proprio lui) devia in rete la punizione di Rakitskyi. La frittata è fatta al 76', quando Sikan insacca il 3-2 e la doppietta che vale la vittoria. A nulla servono gli ingressi dei gioiellini Ilenikhena (2006) e Valencia (2004) per van Bommel, che subisce un'altra sconfitta europea con annessa beffa: al 97' Alderweired calcia fuori il rigore del pari. Sorride lo Shakhtar, con tre punti e la vittoria esterna. 

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