VERSO LIONE-JUVE

Juve, Sarri: "In Italia obbligati a vincere, la Champions è un sogno"

Il tecnico bianconero alla vigilia della sfida di Lione: "Fortunati a poterlo inseguire. Juve-Inter a porte chiuse? Allora tutte"

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"Se Juve-Inter a porte chiuse allora anche tutte le altre". Così il tecnico della Juve Maurizio Sarri a Sportmediaset prima della conferenza stampa di Champions League pre Lione. "Il peso della Champions? Sento questa responsabilità molto di più in Italia, dove siamo obbligati a vincere. In Europa invece è un sogno-obiettivo: se lo coroni è un'estasi, altrimenti è stato stato un bel viaggio. In Champions ci sono 10-12 squadre con l'obiettivo di vincerla, alcune più forti di noi, ma per il panorama attuale del calcio italiano è difficilissimo vincerla".
 

"Se Juve-Inter a porte chiuse allora anche tutte le altre di Serie A - ha detto Sarri a Sportmediaset - Perché se ci sono motivi di salute pubblica sono naturali, perché non è pensabile che a Roma, Bologna o Palermo non ci siano 2-300 persone che lavorano a Milano durante la settimana. Se questo motivo è preponderante deve valere per tutta la Serie A".

LA CONFERENZA STAMPA: 
Cosa ne pensa della richiesta di alcuni sindaci vicino a Lione di vietare la trasferta ai tifosi della Juve per il Coronavirus?
Il virus è un problema europeo, non italiano. In Italia abbiamo fatto 3500 tamponi e diversi sono risultati positivi, in Francia 300 e ne avete avuti meno. Ritengo che i nostri tifosi hanno tutto il diritto di essere qui. C'è un problema e tutti hanno il dovere di cercare di contenerlo e di risolverlo.

Comincia la vera fase della stagione: quanto avverte questo peso della Champions?
Io sento più il peso della responsabilità a livello italiano e sentiamo l'obbligo di centrare gli obiettivi. In Europa ci sono squadre con una potenza superiore alla nostra. In Europa siamo tra le 10-12 squadre che hanno l'obiettivo sogno. La Champions è un sogno, per il panorama del calcio italiano è un sogno difficilissimo, in vent'anni siamo stati superati da diversi movimenti calcistici. Essendo un obiettivo sogno siamo molto fortunati a poterlo inseguire. Se lo raggiungi è un'estasi.

A che punto è la crescita di Rabiot?
Entrare nel calcio italiano non è semplice. Rabiot è in grande crescita. Ci lascia costantemente la sensazione di avere sempre qualcosa in più da tirare fuori. Il suo percorso di miglioramento è ben avviato, siamo molto fiduciosi. 

Cosa ha visto oggi negli occhi dei giocatori?
L'allenamento più bello l’abbiamo fatto in Arabia prima della Supercoppa italiana quindi non mi fido più di tanto. La palla oggi viaggiava bene, è un buon indizio ma non c’è un corrispettivo al 100%. C’è nel lungo periodo, se la squadra si allena come oggi nei prossimi tre mesi allora siamo sulla strada giusta.

Che partita si aspetta?
Il Lione è una squadra pericolosa, l'unico difetto è la discontinuità. E' una squadra tecnica con 2-3 elementi di qualità tecnica e altri di qualità fisiche con accelerazioni pericolosissime. Abbiamo la necessità di fare una prestazione di alto livello altrimenti il risultato non arriva. Ma se la squadra si allena come oggi siamo forti. Abbiamo un centrocampo molto variegato a livello di caratteristiche. La partita di domani è difficile da interpretare. Servirà dinamismo in uno dei 3 nostri centrocampisti".

Come sta Ronaldo?
Cristiano è un giocatore apprezzato in tutto il mondo. Bastano i numeri a parlare del suo stato di forma. E' un giocatore trascinante, che sta bene dal punto di vista fisico e mentale.

Le condizioni di Khedira e Douglas Costa?
E' importantissimo che siano rientrati in gruppo. E' bello sapere di poter fare affidamento su di loro in questa fase della stagione.

 

 

 

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