I voti e i giudizi della semifinale di andata tra i nerazzurri di Inzaghi e i catalani di Flick
di Max Cristina© Getty Images
L'Inter di Simone Inzaghi è uscita indenne dall'andata della semifinale di Champions in casa del Barcellona con un pirotecnico 3-3. Protagonista assoluto di serata il recuperato Dumfries (8,5), autore di una doppietta dopo l'assist per l'immediato vantaggio di Thuram (7) dopo 30''. Con le sue parate su Yamal e Raphinha anche Sommer (7) ha dato il proprio contributo, ben oltre la sfortunata autorete. Impressionante, invece, la qualità di Lamine Yamal (8) e non solo per il gol. Malissimo la fase difensiva impostata da Flick.
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LE PAGELLE DELL'INTER
Sommer 7 - Prende tre gol, ma è comunque tra i migliori protagonisti in campo. Nel primo tempo devia sulla traversa l'ennesima magia di Yamal. Chiude la porta a Dani Olmo anche se è sfortunato nell'autorete che porta al definitivo 3-3, blindato su Raphinha nel recupero.
Bisseck 6,5 - Impreciso nel movimento di Raphinha che porta all'assist per Ferran Torres, cresce col passare dei minuti. Meglio nel secondo tempo quando trova anche il coraggio di farsi vedere in avanti.
Acerbi 6,5 - Nella borsa porta a casa un assist per Dumfries, ma anche un errore di lettura su Ferran Torres. L'attacco blaugrana non dà punti di riferimento e fa più fatica, ma senza crollare.
Bastoni 6 - Con Dimarco aiutato da Mkhitaryan, lui stringe la propria posizione verso Acerbi per provare a chiudere traiettoria di passaggio e inserimenti. Ci riesce poco, ma quanto basta anche per agevolare Sommer nei suoi interventi.
Dumfries 8,5 - La sua assenza nelle ultime settimane si è fatta sentire e per dimostrarlo ha impiegato meno di venti secondi. Subito protagonista con l'azione che sblocca il match fornendo l'assist per Thuram, poi si prende tutta la scena trovando una doppietta sugli sviluppi di corner. Un pericolo costante per i catalani, anche nel passaggio vincente per il gol di Carlos Augusto annullato per offside. (dal 36' st Darmian sv)
Barella 6,5 - Novanta minuti più recupero in apnea cercando di arginare il possesso palla del Barça e resistere al pressing ultra offensivo. Quando ci riesce non sempre trova velocemente l'apertura sugli esterni per i compagni, però fa sentire la propria presenza.
Calhanoglu 5,5 - Nella pressione feroce del Barcellona è andato abbastanza in difficoltà, non riuscendo a trovare mai spazi e tempi di manovra. Da corner però si è confermato un pericolo per i catalani.
dal 25' st Frattesi 6 - Non riesce a trovare l'inserimento giusto per sfruttare le proprie qualità. Dà il proprio contributo soprattutto in copertura.
Mkhitaryan 6,5 - Prestazione di sacrificio completo in mezzo al campo, più di interdizione che di inserimento con la consueta intelligenza tattica nel coprire gli spazi in aiuto costante all'esterno sinistro, per quanto possibile. Solo qualche centimetro gli nega il gol del clamoroso poker.
Dimarco 6 - Una serata passata in apnea contro Lamine Yamal, costantemente puntato da tutte le parti. Ci mette una pezza finché può con l'aiuto di Mkhitaryan e Bastoni. A inizio ripresa calcia male una buona occasione.
dal 10' st Carlos Augusto 6 - Prende il posto di Dimarco nel cercare di contenere il più possibile Yamal, riuscendoci sì e no.
L. Martinez 5,5 - La sua gara dura meno di un tempo quando un problema fisico lo costringe al forfait durante l'intervallo. Tra gli interpreti in campo però è stato quello meno coinvolto e meno preciso, non permettendo ai compagni di rifiatare non riuscendo a tenere il pallone o a subire qualche fallo.
dal 1' st Taremi 6 - Ingresso di personalità nella ripresa. In fase conclusiva non si vede, ma cerca con i movimenti e con un paio di aperture fatte con i tempi giusti di aprire praterie alle spalle della difesa di Flick.
Thuram 7 - Rientra in campo dopo l'infortunio e impiega trenta secondi d'orologio per segnare di tacco il gol del vantaggio. Non è ovviamente al meglio, ma nonostante questo mette in difficoltà l'altissima difesa blaugrana. Con un pizzico di lucidità in più potrebbe fare ancora più danni agli avversari. (dal 36' st Zielinski sv)
all. S. Inzaghi 6,5 - Pronti, via la sua Inter si trova a sfruttare gli ampi spazi lasciati costantemente dal Barcellona e subito in vantaggio. Alla seconda conclusione è arrivato il raddoppio e praticamente alla terza il tris. Nel primo tempo la veemenza dei catalani chiude la sua squadra nella propria area di rigore, molto meglio nella ripresa quando i nerazzurri riescono ad alzare di qualche metro il baricentro e la pressione. Vero, tra traverse e parate l'Inter avrebbe potuto prendere diversi gol in più, ma quel gol di Carlos Augusto...
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LE PAGELLE DEL BARCELLONA
Szczesny 6 - Gioca molto lontano dai pali e anche poco coinvolto nel possesso dai compagni di squadra. Nelle occasioni in cui entra nelle azioni del match però raccoglie il pallone in fondo al sacco, senza particolari colpe. Apprezzabile in due-tre chiusure da libero vecchio stampo più che da portiere.
Koundé 6 - La sua partita dura meno di un tempo passato in costante sovrapposizione su Yamal. Il suo fisico però alza bandiera bianca per un problema muscolare.
dal 42' Garcia 5 - Schierato fuori ruolo sulla fascia destra, si limita al compitino senza riuscire ad aiutare Yamal. Con il modo di difendere del Barça è in grossa difficoltà.
Cubarsì 5,5 - Classe 2007 come Yamal e reduce dalla battaglia nel Clasico, gioca con la solita personalità nei duelli uomo contro uomo ma in netta difficoltà nel difendere alle proprie spalle nello spazio. (dal 37' st Christensen sv)
Inigo Martinez 5 - Inizia il match marcando male Thuram in area di rigore, con tanto di scivolata che spalanca spazio per la giocata del francese. Schierato a sinistra nella ripresa viene costantemente superato da Dumfries e compagni.
Gerard Martin 5 - In difficoltà fin dai primissimi secondi quando si perde Dumfries. Sul corner del raddoppio si fa saltare in testa da Acerbi, ma anche in fase offensiva è meno preciso e coinvolto dei compagni.
dal 1' st Araujo 5,5 - Flick lo manda in campo nella ripresa per dare fisicità ed esperienza, ma il copione nella fase difensiva non cambia: gol subito da corner e tantissime imbucate affrontate.
de Jong 5,5 - Soprattutto nel primo tempo imposta i tempi della reazione del Barcellona dopo i gol subiti. Tecnicamente impeccabile nel palleggio, praticamente evanescente in fase difensiva.
Pedri 6,5 - In cabina di regia gestisce il palleggio con il compagno di reparto olandese, con il bonus di disegnare un palla sulla testa di Raphinha per l'assist che porta al 2-2 di Torres. (dal 37' st Gavi sv)
Yamal 8 - Non diventerà una stella, lo è già per buona pace della carta di identità. Si prende sulle spalle la responsabilità della squadra con giocate, carattere e grinta. Si inventa un gol a squadra schierata con cinque giocatori davanti, poi colpisce due traverse portando un pericolo costante per la porta di Sommer.
Dani Olmo 5,5 - Nel palleggio catalano è stato il meno incisivo, anche perché il flusso del gioco è passato da altre latitudini. Nell'unica chance di tiro ha calciato tra le mani di Sommer da buona posizione.
dal 22' st Fermin 6 - Il suo ingresso non cambia granché l'andamento del match, anche per l'abbassamento del ritmo dei compagni di squadra. Si fa vedere solamente con una conclusione debole.
Raphinha 7 - La tattica impostata da Flick ha portato buona parte delle azioni lontano dai suoi radar, ma il brasiliano ha saputo essere decisivo ugualmente; prima con l'assist di testa per Torres, poi propiziando l'autorete di Sommer con una botta clamorosa.
Ferran Torres 6,5 - A inizio partita è il primo ad accendere la luce concretamente dopo il blackout dei primi secondi, ma le sue conclusioni sfiorano il palo difeso da Sommer. Firma la rete del 2-2 con un movimento perfetto in area di rigore che sorprende Acerbi.
all. Flick 6 - Criticare la fase difensiva del Barcellona è probabilmente naturale, ma sarebbe anche anacronistico visto che è tutta la stagione che i catalani giocano e (non) difendono così. La scommessa del tedesco è tutta sul talento offensivo, ben consapevole di esporsi a rischi clamorosi. Contro l'Inter ha subito gol con ogni tiro in porta in un match che avrebbe sì potuto vincere ampiamente, ma anche perdere. A San Siro sarà tutta un'altra storia.