CHAMPIONS LEAGUE

Champions, Inter: la via di scampo c'è e contro il Real passa per la LuLa

Serata di Coppa a tinte nerazzurre: l'Atalanta nel tempio di Anfield contro il Liverpool del ritrovato Salah

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Facile dirlo, ma quanto mai vero: le speranze dell'Inter passano tra i piedi (ma andrebbe bene anche la testa, il petto, le ginocchia e quant'altro di "regolare") di Lukaku e Lautaro. Facile, appunto: sono loro le due punte nerazzurre chiamate a perforare la difesa del Real. Quanto mai vero, però: sì, perché oltre a loro questa squadra fatica tremendamente a trovare chi faccia gol. Delle 23 reti messe a segno, la LuLa ne porta in dote 15, più del 62% del totale. Mancano i gol dei centrocampisti a questa Inter, quelli di Vidal innanzitutto. Ma stasera, incrocio decisivo sul sentiero europeo, occorre anche tenere ben chiuse le maglie difensive, il vero cruccio di questa prima parte di stagione. Tornano i tre "titolari", De Vrij in mezzo a Skriniar e Bastoni a protezione di Handanovic: vero è che dall'altra parte manca Benzema, ma la retroguardia nerazzurra sarà comunque messa a dura prova da gente come Asensio, Mariano, Hazard, non certo "poca roba". Al di là degli errori tecnici individuali, la perforabilità dei nerazzurri è però stata sinora molto spesso figlia di un mancato filtro a centrocampo: più che la difesa in sè è stata insomma deficitaria la "fase difensiva" di una squadra troppo spesso presa d'infilata nelle ripartenze avversarie. Servirà dunque molta attenzione a centrocampo: cruciale il lavoro di Barella, Gagliardini e soprattutto Vidal, il guerriero che Conte ha preteso proprio per partite come questa. Così come cruciale sarà il lavoro sulle fasce, con Hakimi chiamato a ritrovare lo smalto smarrito e Young preferito a Perisic proprio per garantire maggior copertura ed equilibrio.

Ma la serata "nerazzurra" si gioca anche lontano da San Siro, nell'altro tempio che porta il nome di Anfield: dopo la scoppola di inizio novembre, l'Atalanta si gioca come contro il Liverpool buona parte del suo nuovo sogno europeo. In campo contro i Reds (che ritrovano Salah e che sono a un punto soltanto dagli ottavi), senza aspettarsi granché dal Midtjylland che ad Amsterdam è difficile possa fermare l'Ajax, vera avversaria di Gasperini sulla strada degli ottavi. Un pari sarebbe da benedire, ma i Gasp-boys non sono abituati a giocare al ribasso, per la posta minima insomma. Il coefficiente di difficoltà è altissimo (basti pensare che in Premier Anfield è inviolato da 64 gare). Snaturarsi non è nelle corde dei bergamaschi, e questa è la vera forza dei nerazzurri: Gomez con Ilicic e Zapata davanti, dunque, a centrocampo la corsa di Gosens e Hateboer sulle fasce, con in mezzo Freuler e De Roon a fare da elastico tra contentimento e ripartenza, in difesa invece Toloi, Djimitsi e uno tra Romero e Palomino a frenare la furia dei Reds. Confidando, va da sè, in una serata magari storta di Salah, Firmino, Jota o Manè.

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