Wenger stupisce: "Contatti col PSG"

Il manager dell'Arsenal parla di mercato: "Mbappé vale i 180 milioni spesi, è il nuovo Pelé"

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Arsène Wenger ha rivelato alcuni retroscena di mercato che riguardano lui e l'Arsenal, squadra che allena da 20 anni e che avrebbe potuto abbandonare quest'estate: "Ho pensato di lasciare a causa delle grosse difficoltà a cui siamo andati incontro nella scorsa stagione. Allenare un club diverso sarebbe possibile". Quale? Il tecnico transalpino ha stupito tutti: "Ci sono stati dei contatti col PSG".

Ma il tesserato dell'Arsenal al centro dei rumors di mercato è stato Alexis Sanchez, dato per sicuro partente, prima al Bayern Monaco e poi al Manchester City. Wenger ha detto che le cose stavano in un altro modo, nonostante un'offerta arrivata al club londinese da 60 milioni di sterline: "Non era così vicino ad andarsene ed è molto difficile per me parlarne perché quello che voglio dal giocatore è che ora si concentri sulla stagione, sulla sua carriera e sull'Arsenal".
Eppure sarebbe convenuto ai Gunners vendere l'attaccante cileno, in scadenza di contratto a giugno, così come Mesut Ozil. Sui due, Wenger ha pochi dubbi: "Ora comincia l'ultimo anno di contratto. O ti impegni per ottenere il rinnovo o alla fine della stagione i calciatori sono svincolati".

Dalle possibili partenze agli arrivi mancati: l'Arsenal ha tentato fino all'ultimo di acquistare Thomas Lemar con un'offerta da 100 milioni di euro, ma non ci è riuscito. "Quando lasci andare un giocatore di quel calibro, devi avere pronto un sostituto, altrimenti nessuno capirebbe la scelta. Noi abbiamo fatto l'offerta, ma lui stesso ha confermato la volontà di restare nel Principato".

E a proposito di talenti del Monaco pezzi pregiati del mercato, l'allenatore ha parole dolci anche per Kylian Mbappé, passato al PSG: "180 milioni sarebbero stati troppi anche per noi, ma lui è un ragazzo che fa la differenza. La carriera del 90% dei calciatori dipende dalla squadra che scelgono, ma lui rientra nell'altro 10%". Il perché sta nelle qualità del 18enne francese: "Non ha limiti, può essere il nuovo Pelè. Ha solo 18 anni ma già sa quando deve chiudere l'azione o quando deve rifinire e può solo migliorare ulteriormente. Segna molto e sa creare chance per i suoi compagni e queste sono le qualità di un grande giocatore. Sembra avere già 25 anni, se avrà le giuste motivazioni arriverà lontanissimo".

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