IL RACCONTO

Roback torna a parlare: "Soffro di depressione"

L'attaccante è rientrato in gruppo al Norrkoping: "Non volevo vedere nessuno, non avevo la testa al posto giusto"

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Per 14 giorni è stato irreperibile e per qualche ora anche in Italia gli appassionati di calcio sono stati in apprensione per le sorti di Emil Roback, giocatore svedese di proprietà del Milan in prestito al Norrkoping. Dopo due settimana senza dare notizie di sé l'attaccante ha fatto rientrare l'allarme e ora ha deciso di raccontare il suo problema: la depressione. "Non volevo vedere nessuno a parte i miei familiari. Soffro di una forma di depressione" ha raccontato.

L'appello del ds Tony Martinsson, preoccupato per le sorti del ragazzo, ha prodotto l'effetto desiderato con lo stesso Roback che poche ore dopo l'annuncio si è presentato nel centro sportivo del Norrkoping, rientrando poi in gruppo con regolarità.

L'ex pupillo di Ibra ai tempi dell'Hammarby, tanto da portarlo al Milan nella Primavera, ha raccontato il suo momento: "Ultimamente non mi sento bene, anzi sto molto male - ha raccontato a Sportsbladet -. Percepivo di non avere la testa al posto giusto e mi sono chiuso in me stesso. Probabilmente non era la cosa giusta da fare, ma è andata così. Credo si tratti di depressione, ma è una cosa che non avevo mai sperimentato prima".

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