INGHILTERRA

Premier League: il Chelsea stende il Manchester City, Liverpool campione d'Inghilterra

A Stamford Bridge finisce 2-1: il contropiede di Pulisic e il rigore di Willian fanno esultare i Reds. Torna a vincere anche l'Arsenal

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Il Chelsea batte per 2-1 il Manchester City, conquistando tre punti fondamentali per la corsa alla Champions League ma soprattutto regalando il titolo di campione d'Inghilterra al Liverpool. Blues in vantaggio al 36' con Pulisic su pasticcio di Mendy, al 55' pareggia De Bruyne, chiude i conti Willian al 78' su rigore. Si rialza l'Arsenal, che dopo due sconfitte vince 2-0 a Southampton (in gol Nketiah e Willock). Vince anche il Burnley: 1-0 sul Watford.

CHELSEA-MANCHESTER CITY 2-1
C'era solo il Manchester City tra il Liverpool e il suo sogno di laurearsi campione d'Inghilterra per la prima volta dopo trent'anni (e, per la prima volta nella storia, conquistare la Premier League da quando ha assunto tale denominazione). Per una notte è però il Chelsea a fare un regalo ai Reds, battendo gli ormai ex campioni nazionali e facendo soprattutto un regalo a se stesso. Perché il 2-1 di Stamford Bridge significa anche 54 punti in classifica, e un tranquillizzante +5 sul duo Manchester United-Wolverhampton, quinta e sesta e in lizza per un posto nella prossima Champions League. Guardiola, che deve rinunciare tra gli altri a Bravo, Stones e soprattutto Aguero, ruota gli uomini. Lampard lascia invece in panchina Jorginho e il futuro romanista Pedro. Gli ospiti sembrano partire meglio, ma la partita resta equilibrata oltre che estremamente intensa. Kepa deve intervenire di piedi su Mendy dopo un'azione corale dei Citizens, poi si esalta sul colpo di testa di Fernandinho. Il Chelsea però non sta a guardare: Barkley viene fermato sulla linea di porta e Ederson vola su Christensen. E a segnare sono proprio i Blues, agevolati però da una folle gestione di palla del City: De Bruyne batte una punizione sulla trequarti, i padroni di casa allontanano quasi casualmente, ma Mendy e Gundogan cincischiano sul pallone. Pulisic capisce tutto, si invola a campo aperto e porta i suoi in vantaggio al 36'.

Nella ripresa il City fa il possibile per trovare il pareggio, ma i ritmi sono inevitabilmente meno forsennati rispetto al consueto. Sterling, Mendy e De Bruyne provano a illuminare la notte londinese, ma i piedi non arrivano dove la testa vorrebbe. Serve quindi un episodio, e arriva al 55': gli ospiti possono usufruire di una punizione, e De Bruyne è perfetto nel superare la barriera e infilare il pallone alle spalle di Kepa. Chelsea e Liverpool tremano, perché il City sembra tornato quello dei giorni d'oro. Lo dimostra la ripartenza del 57', gettata alle ortiche da Sterling che a tu per tu con Kepa colpisce solo il palo. Iniziano anche a tremare i nervi al City quasi ex campione d'Inghilterra, tanto che Ederson regala a Mount un pallone che il pupillo di Lampard non sfrutta. Quindi è Fernandinho a perdersi Pulisic, con Walker costretto a salvare sulla linea. Lo stesso brasiliano va quindi a parare una conclusione di Abraham, e l'arbitro non può che ordinare rigore ed espulsione. Sul dischetto si presenta Willian, che trasforma al 78'. Diventando il più inatteso uomo del gol campionato. Non per il suo Chelsea, però, ma per il Liverpool.

SOUTHAMPTON-ARSENAL 0-2
L'Arsenal aveva ricominciato il proprio cammino in Premier League nel peggiore dei modi, con due sconfitte consecutive che ne avevano complicato non poco le ambizioni europee. Ecco perché per gli uomini di Arteta era fondamentale sciogliere l'incantesimo, cosa che avviene al St. Mary's Stadium di Southampton. Non senza però qualche grattacapo di troppo. I Gunners devono fare i conti con numerose assenze (da Leno a Torreira, da David Luiz a Martinelli), ma in campo non si vede. Anche perché sin dai primi minuti sembra ispiratissimo Aubameyang, che al 7' costringe alla parata McCarthy e tre minuti dopo centra una clamorosa traversa. Al 20' quindi è il Southampton ad andare in confusione, regalando il gol agli ospiti: Bednarek mette in difficoltà McCarthy con un alleggerimento rivedibile, il portiere completa la frittata servendo la palla a Nketiah che lo trafigge. Dopo aver subito il gol, però, i Saints si scuotono e mettono in difficoltà gli avversari: Ings e Bertrand costruiscono una buona azione che Armstrong non riesce a finalizzare, poi è Bellerin a mettere una pezza su un tentativo dello stesso Bertrand.

A inizio ripresa è quindi Ward-Prowse a spaventare l'Arsenal, con una botta che però supera di poco la traversa. Serve Aubameyang per rivedere in attacco i londinesi: su una sua sortita per poco non arriva l'autogol di Bednarek. Il Southampton ci crede e Hojbjerg, Armstrong e Redmond ci provano non trovando però lo specchio della porta. Quando ci riesce Long, poi, è Martinez a dirgli di no. Sembra una sinfonia dei padroni di casa, ma l'espulsione di Stephens all'85' rovina tutto. E così all'87' arriva il raddoppio: Lacazette tira una punizione, McCarthy ci arriva e respinge anche il secondo tentativo, ma a questo punto nulla può sul tap-in di Willock. E l'Arsenal riprende la sua corsa.

BURNLEY-WATFORD 1-0
Per l'Europa c'è però anche il Burnley, che rispetto all'Arsenal ha solo un punto in meno e piega il Watford in un'altra partita tutt'altro che semplice. Gli ospiti hanno infatti sete di punti in ottica salvezza e creano non pochi grattacapi ai Clarets. Che comunque iniziano meglio: Foster nega un gran gol a Jay Rodriguez, che poi va a segno ma il gol è annullato per fuorigioco. Poi Vydra colpisce un palo e il solito Rodriguez si vede stoppare sulla linea un tiro a botta sicura da Dawson. Il Watford però cresce, e dopo una prima mezz'ora in apnea prende campo: lo stesso Dawson sfiora il gol dall'altra parte, nella ripresa è Cathcart a sprecare un pallone da sfruttare a tu per tu con Pope. Sono quindi Deeney e Hughes a costruire due altre ghiotte occasioni per il Watford, che però capitola al 73' sul perfetto colpo di testa in torsione di Rodriguez. A tempo scaduto l'ex Bologna Masina sfiora un pareggio che sarebbe stato tutto sommato meritato, ma il Burnley vince e può sognare. Resta invece in apnea il Watford.

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