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Premier League: Mourinho non sbaglia all’esordio, West Ham battuto 3-2

Son, Lucas e Kane regalano la prima gioia allo Special One, agli Hammers non riesce la rimonta nel finale

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Prima panchina di Mourinho con il Tottenham e gli Spurs tornano a vincere in Premier League dopo cinque partite di astinenza. Finisce 3-2 contro il West Ham, è Son al 36’ a segnare il primo gol dell’avventura dello Special One sulla nuova panchina, il raddoppio arriva già prima dell’intervallo al 43’ con Lucas. In avvio di ripresa, poi, Kane di testa al 49’ segna il terzo, al West Ham non bastano Antonio al 73’ e Ogbonna al 96’.

Pochi minuti dal fischio d’inizio e Josè Mourinho inizia subito ad appuntare qualcosa seduto su quella panchina del Tottenham che ai tempi della sua esperienza con il Chelsea aveva detto mai sarebbe stata sua. Lo Special One, però, nella conferenza stampa di presentazione per gli Spurs, ha precisato di aver detto certe frasi prima di essere licenziato dai Blues e allora eccolo a guidare un Tottenham alla ricerca della luce in una stagione con tante, troppe ombre. Fuori Eriksen e Sissoko, così Mourinho decide di inaugurare la propria nuova esperienza da manager, con la prima parte della gara che non sembra essere troppo diversa dalle ultime apparizioni degli Spurs. Ritmi senza particolari picchi e poca capacità di rendersi pericolosi, nonostante gli uomini di qualità non manchino. Grazie però a due di loro Mou può esultare per la prima volta: al 36’ infatti Alli tra le linee trasmette in verticale per Son, doppio passo in area e sinistro incrociato per i pugni stretti in panchina del portoghese che poi abbraccia un membro del suo staff. Qualità ancora protagonista nel raddoppio Spurs al 43’, ancora Alli da terra riesce ad allungare il pallone di tacco per la corsa di Son, c’è Lucas dall’altra parte che infila nonostante il disperato tentativo di rimonta in scivolata di Cresswell.

Finisce bene il primo tempo del Tottenham che inizia se possibile meglio la ripresa. Prima Lucas sparacchia fuori, con Mou già pronto ad assaporare il tris, servito comunque al 49’ dal colpo di testa di Kane, con il portoghese che festeggia a braccia aperte e con un grande sorriso. Espressione che diventa però sempre più concentrata, quasi tesa, perché il West Ham non vuole passare per un gentile e taciturno ospite alla festa dello Special One. Tottenham che si abbassa, manca un paio di ripartenze e viene infine colpito al 73’ da Antonio, finta di corpo a eludere Alderweireld e destro potente in allungo che trova l’angolo basso. Pellegrini torna a crederci sulla panchina del West Ham, Mourinho allora chiama e istruisce con grande attenzione Eriksen seduto accanto al danese, alla ricerca di un po’ di ordine e freschezza nei piedi del suo numero 23. Nervosismo che aumenta nei minuti finali: scintille tra Snodgrass e Kane, con Mourinho che ad ampi gesti chiede alla sua squadra di non perdere lucidità e concentrazione a poca distanza da una vittoria che sarebbe importante, per tutti. Brivido Spurs quando Rice gira in porta sul colpo di testa di Haller, la posizione però è di fuorigioco e allora niente convalida dopo review del VAR. Tutto buono invece al 96’ sul sinistro di Ogbonna in area da calcio d’angolo, ma per il West Ham è ormai troppo tardi. Mourinho esce dal campo con un’espressione non troppo convinta, ma almeno restituisce il sorriso al Tottenham a livello di risultati, cosa che in Premier League non succedeva dallo scorso 28 settembre.

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