QUARTA GIORNATA

Premier League: 3-0 del Liverpool, poker City, pari Chelsea e United

Klopp ricaccia a -2 Guardiola, vittorioso 4-0 all'Etihad. Blues recuperati sul 2-2 dallo Sheffield, lo United fa 1-1 a Southampton

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Tutto invariato in testa alla classifica di Premier League dopo il quarto turno. All'Etihad Stadium il Manchester City travolge il Brighton per 4-0 (De Bruyne, doppio Agüero e Bernardo Silva). Risponde prontamente il Liverpool, che batte 3-0 in trasferta il Burnley: l'autogol di Wood e le reti di Mané e Firmino riportano i Reds al primo posto con 12 punti. Deludono il Chelsea, rimontato sul 2-2 in casa dallo Sheffield, e il Manchester United, fermato 1-1 a Southampton.

BURNLEY-LIVERPOOL 0-3
I Reds non si impressionano dopo il poker del City e battono 3-0 il Burnley al Turf Moor. Avvio subito brillante da una parte e dall'altra, con i padroni di casa che impensieriscono Adrian con Wood. Risponde immediatamente Salah, che con un tiro al volo colpisce il palo destro. I campioni d'Europa faticano contro l'organizzazione del Burnley ma minuto dopo minuto trovano la chiave per passare. Salah e Firmino fanno le prove generali dell'1-0: fatica sprecata, perché la fortuna dà una mano ai Reds, e il cross di Alexander-Arnold diventa un tiro in porta imparabile a causa della deviazione di Wood (33'). Passano quattro minuti e il Liverpool raddoppia, stavolta in puro stile-Klopp, con un contropiede giocato ad altissima velocità. Firmino approfitta di un appoggio sbagliato della difesa di casa e guida magistralmente un tre contro due concluso dal piazzato di Mané, al 16esimo gol in Premier League nel 2019 (dietro solo ad Agüero, che ne ha segnati 18). Nella ripresa i Reds giustificano il doppio vantaggio con un netto predominio territoriale, anche se il Burnley non rinuncia ad attaccare. Robertson deve sventare una minaccia portata da Lennon ma Adrian non deve sporcarsi i guanti, se non al 90' su una bella uscita a fermare Rodriguez, che era riuscito nell'impresa di superare van Dijk. Nel frattempo il Liverpool aveva già chiuso la pratica, trovando all'80' il tris con un tiro da fuori di Firmino. Per i Reds tredicesima vittoria consecutiva in Premier League, considerando anche il finale della scorsa stagione: record del club.

MANCHESTER CITY-BRIGHTON 4-0
La sfida riprende, e l'impressione è che tra Manchester City e Liverpool i sorpassi e i controsorpassi saranno numerosi nel corso della stagione. In attesa dell'impegno dei Reds contro il Burnley, i campioni di Inghilterra fanno il loro dovere e battono 3-0 il Brighton. Tutto facile per Guardiola, che passa in vantaggio dopo appena 70 secondi. Zinchenko pesca David Silva, che dal fondo appoggia indietro per l'accorrente De Bruyne: tutto troppo facile per il belga, al primo gol stagionale. Il City rischia di raddoppiare già pochi minuti più tardi con Mahrez e Agüero. Ci vanno ancora più vicini De Bruyne (tiro da fuori di pochissimo a lato) e Silva, che mette clamorosamente alla sinistra del palo da due metri. Con Sterling per una volta più interessato al ricamo che alla finalizzazione, è Agüero a trovare la via del gol. Il Kun, fresco delle 400 reti in carriera, si mette già avanti per quota 500. Al 42' sfrutta una discesa sulla destra di De Bruyne e scarica un destro violentissimo alle spalle di Ryan, al 55' trova il tris con un destro meraviglioso, che bacia l'incrocio dei pali. Guardiola ha in tasca il match e pensa solo ai cambi per far girare gli uomini a disposizione. Non trova spazio Cancelo ma entrano Gündogan e Bernardo Silva. L'ex Monaco impiega 20 secondi a trovare il 4-0 con un diagonale mancino (78'). L'unica cattiva notizia per Guardiola è l'infortunio di Laporte in seguito a uno scontro di gioco con Webster. Interessato il ginocchio, il francese è ha abbandonato il terreno di gioco in barella.

CHELSEA-SHEFFIELD UNITED 2-2
Di certo non ci si annoia nelle partite del Chelsea, ed è naturale l'amore dei tifosi per Frankie Lampard, ma qualche gol subito in meno e qualche punto in più non dispiacerebbero. Allo Stamford Bridge i padroni di casa vanno sul doppio vantaggio ma si fanno riprendere clamorosamente dallo Sheffield United. Dopo un avvio stentato e il rigore sbagliato in Supercoppa europea, Tammy Abraham si sta prendendo il Chelsea e dimostra che Lampard ci ha visto giusto nel puntare su di lui. La giovane punta dei Blues segna il terzo gol in campionato, sbloccando il risultato. La rete arriva al 19' con una ribattuta da pochi metri e punisce un'uscita indecisa di Henderson. È il Chelsea a fare la partita, lo Sheffield è pericoloso solo con Robinson e subisce al 43' il raddoppio. Opera di Abraham, naturalmente. Ma è ancora la difesa dei Blades ad avere grandi responsabilità: Egan e O'Connell pasticciano, si scontrano al limite dell'area, Abraham ringrazia e mette la palla all'angolino. Pronti via nella ripresa e Robinson accorcia le distanze per gli ospiti (46'): Stevens supera con un tunnel Azpilicueta e fugge sulla sinistra, l'attaccante ospite batte Kepa da pochi metri. Abraham ha diverse occasioni per la tripletta, ma i Blades beffano lo Stamford a un minuto dal termine, grazie a un autogol di Zouma.

WEST HAM-NORWICH 2-0
Due settimana scorsa e uno contro il Norwich. In 180 minuti Sebastian Haller ha conquistato i tifosi del West Ham. L'ex attaccante dell'Eintracht Francoforte sigla l'1-0 al 24', sfruttando un grande lavoro di Masuaku sulla sinistra. Gli Hammers trovano il raddoppio con Yarmolenko, che ritorna nel tabellino dei marcatori dopo un anno: l'ucraino al 55' buca Krul con un sinistro al volo.

CRYSTAL PALACE-ASTON VILLA 1-0
Dopo il colpaccio all'Old Trafford, il Crystal Palace ottiene la seconda vittoria consecutiva. Sono proprio i padroni di casa a dominare l'incontro, presidiando l'area avversaria dall'inizio alla fine, soprattutto da quando i Villans rimangono in 10 per l'espulsione di Trezeguet, entrato in ritardo su Zaha. È Jordan Ayew a trovare il gol vittoria al 73', convergendo dalla sinistra e battendo Heaton con un tiro a giro.

LEICESTER-BOURNEMOUTH 3-1
Sembra tornato il 2016 per Jamie Vardy, autore di due gol e un assist nel 3-1 del Leicester al Bournemouth. L'attaccante apre lo show personale al 12': lancio lungo di Chilwell, l'eroe del Leicester di Ranieri scatta sul filo del fuorigioco e beffa il portiere avversario in pallonetto. Le Foxes sono avanti ma quattro minuti più tardi la difesa si perde un taglio di Callum Wilson, che buca Schmeichel con un diagonale preciso. I padroni di casa però non perdono mai la spinta del loro pubblico e si portano di nuovo avanti con Tielemans (41'), fortunato nel deviare in rete un assist di Vardy, travolgente sulla destra. Le Foxes nella ripresa trovano anche il gol della sicurezza, e chi poteva essere se non Vardy a segnare (73'), anche grazie a un bell'assist di Tielemans.

NEWCASTLE-WATFORD 1-1
Il Watford passa dopo due minuti di gioco grazie a Will Hughes, che si rifà dell'erroraccio contro il West Ham. Il centrocampista approfitta di un tiro deviato di Cleverley e batte facilmente Dubravka. Il St. James's Park si riaccende al 41', quando Schar, pescato dall'ex bolognese Krafth, pareggia i conti. La spinta dei padroni di casa nella ripresa non si traduce in un vantaggio, il match finisce con un pareggio tutto sommato giusto.

SOUTHAMPTON-MANCHESTER UNITED 1-1
Si potrebbe dire che il roboante 4-0 rifilato al Chelsea nella prima di campionato avesse illuso tutti, dato che da allora il Manchester United sembra essersi bloccato. I punti infatti salgono a 5 in ben 4 partite, e i Red Devils escono dal St. Mary's Stadium mangiandosi le mani. Domina ma non è ordinata nei primi minuti la squadra di Solskjaer, che non riesce a trovare continuità al tiro nonostante si giochi in una sola metà campo. Così deve arrivare uno squillo personale di uno degli ultimi arrivati, quel Daniel James che già aveva preso parte alla scorpacciata di gol contro il Chelsea, ripetendosi anche con il Crystal Palace. Il gallese arrivato in estate dallo Swansea sblocca la partita ricevendo un pallone da McTominay e incrociando un gran destro che al 10' termina la sua corsa nel sette. Sembra tutto in discesa per i Red Devils, che si concedono il lusso di sprecare l'impossibile nel prosieguo del primo tempo: Wan-Bissaka va due volte malamente al tiro nel corso della stessa azione (nel primo caso per poco la sua volée non finisce in fallo laterale), lo stesso James chiama Gunn alla paratona centrale, quindi Rashford solissimo sbaglia tutto con la girata di testa sottomisura.

Sempre Rashford ha un altro pallone da non sbagliare a inizio ripresa, ma anche in questo caso il raddoppio non arriva. Il Southampton inizia quindi a crederci: ci prova Adams, quindi è Vestergaard a pareggiare. Avviene al 58', quando Danso mette il pallone al centro dalla destra e il difensore danese non ha problemi a incornare in rete. Gravi responsabilità però per Lindelof, che nella circostanza gli lascia tantissimo spazio. Ci si aspetterebbe una reazione dello United, che però continua ad essere disordinata. Lo è anche dopo il 73', quando i Saints restano in dieci per il secondo cartellino giallo a Danso. Ancora una volta Rashford non riesce a trovare la via del gol (stavolta è bravo Gunn), senza i neointeristi Lukaku e Sanchez deve entrare in campo il 17enne Greenwood, che prova a fare il suo. Ma il Manchester United continua a non vincere, e questo inizia a essere un problema.

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