L'ACCORDO

Premier League, accordo con la Fifa: giocatori sudamericani liberi di scendere in campo

Brasile, Cile, Messico e Paraguay hanno ritirato la loro protesta nei confronti dei club inglesi che non avevano lasciato partire per le nazionali i loro calciatori

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La Fifa decide di "perdonare" i club di Premier League e ritira la protesta formale inoltrata dalle federazioni brasiliana, cilena, messicana e paraguayana nei confronti delle società che non avevano lasciato partire i calciatori per i ritiri delle nazionali. In questo modo tutti i sudamericani che giocano in Inghilterra saranno liberi di scendere in campo sia in campionato sia in Champions League.

Getty Images

Inizialmente la Fifa aveva deciso di accogliere la richiesta del Brasile di sanzionare i club che avevano impedito la partenza dei loro giocatori, sospendendoli da ogni attività dal 10 al 14 settembre. Si trattava nello specifico di Raphina (Leeds), Fred (Manchester United), Thiago Silva (Chelsea), Ederson e Gabriel Jesus (Manchester City), Fabinho, Alisson e Firmino (Liverpool). Lo stesso provvedimento era stato richiesto dalle rispettive federazioni anche nei confronti degli altri calciatori che erano stati bloccati in Inghilterra, ossia il messicano Jimenez (Wolverhampton), il cileno Sierralta (Watford) e il paraguayano Almiron (Newcastle).

A spingere le società inglesi a impedire la partenza per il Sudamerica dei loro tesserati erano state le restrizioni anti-Covid, che tutt'ora prevedono una quarantena obbligatoria di 10 giorni in albergo per chi rientra nel Regno Unito dai paesi nella lista rossa (tra cui appunto Brasile, Paraguay, Messico e Cile). Ora, con l'accordo comunicato ufficialmente dalla Fifa, la sanzione è stata ritirata e le squadre saranno libere di schierare i loro giocatori sia in Premier sia nei primi appuntamenti europei.

IL COMUNICATO FIFA

Sulla base dei segnali positivi e del dialogo costruttivo che la FIFA ha ricevuto dal governo del Regno Unito nei confronti della finestra delle partite internazionali di ottobre, riconoscendo che i giocatori non hanno alcun controllo sulla situazione estrema causata dalla pandemia di COVID-19 e dalle restrizioni sanitarie attualmente imposte e, in segno di buona fede, buona volontà e cooperazione, le associazioni affiliate di Brasile, Cile, Messico e Paraguay, in stretta consultazione con la FIFA, hanno deciso di ritirare i loro reclami in relazione ai giocatori con base in Inghilterra e ai giocatori destinati a giocare in Inghilterra, che non sono stati svincolati per le recenti partite internazionali. L'8 settembre 2021, il presidente della FIFA, il presidente ad interim della FA e il presidente della Premier League hanno inviato una lettera congiunta al primo ministro del Regno Unito. Il governo del Regno Unito è ora aperto a trovare una soluzione ragionevole con le tre organizzazioni, che stanno lavorando a stretto contatto in uno spirito di comprensione reciproca, nell'interesse di tutti.

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