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Liga, festa doppia per il Real Madrid: Barcellona ko nel ‘Clasico’, Atletico agganciato in vetta

Uno splendido gol di tacco di Benzema e la punizione di Kroos (deviata da Dest) regalano il successo e la vetta ai madridisti: Mingueza accorcia ma non basta, blaugrana terzi a -1

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Il Real Madrid batte 2-1 il Barcellona nel ‘Clasico’ e si porta in testa alla Liga, agganciando momentaneamente l’Atletico. Blancos in gol con Benzema (colpo di tacco) al 13’ e Kroos al 28’, il Barça accorcia con Mingueza al 60’ ma il Real resiste sotto la pioggia in un finale vibrante, caratterizzato dal rosso a Casemiro al 90’ e dalla traversa di Moriba al 94'. Nelle altre patite, 0-0 fra Athletic Bilbao e Alaves, ok Levante e Cadice.

REAL MADRID-BARCELLONA 2-1
Si gioca senza tifosi sugli spalti, in uno stadio che non è il Bernabeu e sotto una pioggia incessante: nonostante ciò, ‘El Clasico’ non tradisce affatto le aspettative e regala agli appassionati di calcio uno spettacolo esaltante dal primo all’ultimo minuto, con il Real Madrid che esulta alla fine, agganciando inoltre la vetta della Liga occupata dai cugini dell’Atletico, ma anche con un Barcellona che, pur uscendo sconfitto dallo stadio Di Stefano, resta consapevole delle proprie potenzialità e non è affatto fuori dalla lotta per il titolo. I blaugrana iniziano anche bene dal punto di vista dell’approccio alla partita, ma i madridisti colpiscono alla prima opportunità: è il 13’ quando Valverde vola per trenta metri palla al piede e serve Lucas Vazquez, bravo a sua volta a mettere il pallone a centro area dove trova lo strepitoso colpo di tacco di Karim Benzema, che firma così il vantaggio. Sulle ali dell’entusiasmo, il Real raddoppia con l’aiuto della fortuna al 28’: la punizione dal limite di Toni Kroos, infatti, trova la deviazione con la schiena di Sergiño Dest e spiazza ter Stegen per il 2-0. Il Barça è alle corde e al 34’ si salva d’un soffio: Valverde colpisce il palo, Lucas ci prova sulla respinta ma trova il riflesso felino del portiere avversario. I blaugrana, nonostante tutto, non smettono di giocare. Messi colpisce un clamoroso palo direttamente da calcio d’angolo allo scadere del primo tempo, a inizio ripresa la pressione si fa sempre più forte e al minuto 60 arriva il gol che riapre il match: cross di Jordi Alba, velo di Griezmann e conclusione, non bellissima ma decisamente efficace, da parte di Oscar Mingueza. La pioggia si fa sempre più forte ma la partita resta estremamente viva e il finale è vibrante: al 90’ Casemiro lascia il Real in dieci per il secondo cartellino giallo nel giro di un minuto, nel recupero il Barça prova il tutto per tutto e nell’ultima azione (che vede anche ter Stegen portarsi nell'area avversaria), sfiora clamorosamente il pari con il classe 2003 Ilaix Moriba, che colpisce la traversa pochi secondi prima del triplice fischio. Finisce quindi con il successo del Real, ora primo con 66 punti assieme all’Atletico (impegnato domenica contro il Betis). Il Barça perde l’occasione del sorpasso ma resta a 65: la lotta per la conquista della Liga è ancora apertissima.

ATHLETIC BILBAO-ALAVES 0-0
L’Athletic non riesce proprio a vincerli, questi derby dei Paesi Baschi: dopo l’1-1 con l’Eibar e la doppia sfida senza successi contro la Real Sociedad (0-1 nel recupero della finale di Coppa del Re 2020, 1-1 in campionato), arriva un pareggio senza reti, stavolta contro l’Alaves in lotta per la salvezza, nella quarta sfida tutta basca consecutiva per i Leoni biancorossi. Nonostante la posizione in classifica, l’Alaves gioca una gara di ottimo livello e va anche a segno due volte, con Joselu al 44’ e Lejeune al 58’, ma in entrambi i casi il gol è annullato: il primo per un fuorigioco di Lucas Perez a inizio azione, il secondo per un tocco con la mano del francese. L’Athletic è invece pericoloso all’inizio della partita (traversa di Morcillo al 12’) e alla fine (errore di Berenguer all’89’ davanti a Pacheco), ma non riesce mai a superare la difesa degli uomini allenati da Javier Calleja. Il pari, tutto sommato, non serve a nessuno: l’Athletic sale a 37 punti e resta lontano dalle posizioni che contano, l’Alaves si porta a 24 ma rimane inesorabilmente penultimo.

EIBAR-LEVANTE 0-1
Al Minicipal de Ipurua, il Levante non solo dà una spallata decisiva nella corsa alla salvezza, ma si porta anche momentaneamente all’ottavo posto in classifica. La partita contro l’Eibar è tesa, combattuta, e offre poco spazio allo spettacolo: a risolverla è il guizzo nel recupero del primo tempo da parte di Jorge de Frutos, che calcia al volo di sinistro dall’interno dell’area il pallone arrivatogli da Clerc e batte Yoel, praticamente immobile sulla conclusione. Curiosamente, come confermerà il quadro delle statistiche di fine partita, quello finito in rete è l’unico tiro nello specchio della porta, da parte del Levante, in tutti i 90’. I baschi, che non vincono una partita di campionato dal 3 gennaio, confermano come non sia un caso il fatto che abbiano (assieme al Getafe) il peggior attacco del campionato, con 22 gol in 30 partite: nonostante gli sforzi, infatti, gli ospiti non corrono grossi rischi e conquistano il successo, mentre la squadra di José Luis Mendilibar continua la sua caduta libera ed è ora ultima in classifica.

GETAFE-CADICE 0-1
È una goffa autorete a decidere la sfida dell’Alfonso Perez a favore del Cadice, che apre la serie positiva con il secondo successo consecutivo e si allontana sempre più dalla zona calda, costringendo invece gli Azulones a fare i conti con una situazione di classifica sempre più complicata. Il gol che decide l’incontro arriva al 64’, dopo oltre un’ora di battaglia a centrocampo, ed è davvero poco più che casuale: Espino crossa dalla sinistra e trova immediatamente la deviazione di Aleña, il portiere Soria e Timor non si comprendono e il secondo tocca il pallone quel tanto che basta da mandarlo nella propria porta. Il Getafe non riesce a reagire in maniera efficace e al fischio finale è il Cadice ad esultare: gli ospiti si portano a 35 punti e possono dirsi molto vicini alla salvezza, mentre la squadra di Pepe Bordalás ha solo 4 punti di vantaggio sul terzultimo posto: i tempi della zona Europa sono davvero molto lontani.

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