"La sanzione non è stata eccessiva"
La Corte europea dei diritti umani ha dichiarato il ricorso di Michel Platini contro le pene decise dalla giustizia sportiva "inammissibile". Nel rigettare all'unanimità il ricorso, i togati di Strasburgo affermano che "vista la gravità dei fatti contestatigli, la posizione di responsabilità che Platini ricopriva negli organismi sportivi e la necessità di restaurare la reputazione del calcio e della Fifa, la sanzione impostagli, non appare essere stata eccessiva o arbitraria" ed è dunque "giustificata".
Nel ricorso Platini affermava che i procedimenti non erano stati equi, che per sanzionarlo erano state usate regole adottate dopo in fatti imputatigli, e infine che la sospensione per 4 anni da ogni attività calcistica professionale è incompatibile con la libertà di esercitare un mestiere e quindi una violazione del diritto al rispetto della vita privata.
LA FIFA GLI CHIEDE INDIETRO 2 MILIONI DI FRANCHI
La Fifa richiede indietro a Platini i due milioni di franchi svizzeri "indebitamente versati dal presidente Joseph Blatter a febbraio del 2011": lo precisa la confederazione mondiale del calcio nel prendere atto "della decisione della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo di rigettare l'appello di Platini" contro la squalifica per quel pagamento. La Corte ha ritenuto infondato il ricorso dell'ex presidente Uefa e "giustificata" la squalifica inflitta dal Comitato etico Fifa e confermata dal Tas e dal tribunale federale svizzero. "La Fifa - conclude il comunicato - continuera' a chiedere la restituzione di quella somma"