Copa America, Venezuela-Argentina 0-2: Lautaro Martinez gol di tacco, sarà semifinale contro il Brasile

L'interista sblocca con una magia nel primo tempo, Lo Celso raddoppia dopo un errore del portiere: Albiceleste avanti

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L'Argentina raggiunge il Brasile nella prima semifinale della Copa America 2019. L'Albiceleste passa il turno grazie al 2-0 rifilato nei quarti di finale a un Venezuela crollato solo a un quarto d'ora dal termine dopo aver cercato di giocarsela alla pari. Vantaggio firmato di tacco al 10' dall'interista Lautaro Martinez, partita chiusa al 74' da Giovani Lo Celso che approfitta di un erroraccio del portiere della Vinotinto Farinez.

Non è solo una semifinale di Copa America, qualla conquistata dall'Argentina: è il Superclásico de las Américas. Dopo un inizio piuttosto tentennante (lo dimostra il girone concluso con una vittoria, un pareggio e una sconfitta), l'Albiceleste sente il profumo di grande sfida contro il Brasile in semifinale e pur non incantando batte un Venezuela che rimane a lungo in partita e sfiora anche il pareggio, ma deve cedere le armi a un avversario più preciso e più cinico. E che davanti al pubblico di Rio de Janeiro, nel mitico Maracanã, si regala la semifinale contro i padroni di casa in maglia verdeoro. La sfida più attesa e più temuta, anche se non è certo la miglior Albiceleste possibile. Ma è pur sempre il Superclásico de las Américas.

La partita del Maracanã si apre con un'emozione, che non è quella che il pubblico di Rio si sarebbe mai aspettato: un piccione si piazza sulla fascia destra dell'Argentina, e De Paul se lo trova davanti. Nulla da fare, il volatile non si vuole spostare da lì. E il talento dell'Udinese, forse anche distratto, subisce fallo. La prima vera occasione è costruita da Lautaro Martinez, che di testa appoggia a Pezzella anticipato sottoporta da Farinez. L'attaccante dell'Inter però è ispiratissimo e lo dimostra a tutti al 10', quando su un corner battuto da Messi interviene sulla conclusione dalla distanza di Aguero e di tacco devia il pallone in rete. Messi appare in crescita, ma nel primo tempo non va oltre due possibili episodi da rigore per altrettanti tocchi di mano nell'area del Venezuela: il Var però gli dà torto. Solo dopo la mezz'ora si vede per la prima volta la Vinotinto, in particolare con Chancellor, due volte pericoloso su calcio da fermo. Dall'altra parte è invece Pezzella ad andare vicino al raddoppio con un'incornata su punizione di Messi.

In apertura di ripresa arriva subito un palo, colpito da Lautaro Martinez con un gran destro dalla distanza. Quindi è Aguero a presentarsi con caparbietà dalle parti di Farinez, che però non si lascia sorprendere. Dopo il quarto d'ora il Venezuela prende coraggio, alza il proprio baricentro e inizia a cercare con maggiore convinzione il gol del pari. Non aiuta la scelta di Scaloni, che richiama in panchina Lautaro Martinez e getta nella mischia un Angel Di Maria che conferma il proprio periodo decisamente negativo. E al 65' c'è un altro episodio da Var, con Machis che entra in area e cade dopo un contatto con Foyth: il rigore però non viene assegnato. La migliore palla gol per il Venezuela arriva però al 71', quando il torinista Rincon (autore di un'ottima partita) serve sulla destra Hernandez e il terzino libera una splendida conclusione di controbalzo su cui si supera Armani. L'Argentina, messa sotto pressione, chiude però i conti al 74': De Paul piomba su un pallone vagante e lo serve ad Aguero, il Kun si gira e conclude con il destro. Farinez, invece di bloccare il pallone, lo respinge con un goffo bagher e Lo Celso (in campo da una manciata di minuti) può andare in gol a porta spalancata. Il Venezuela ancora non si arrende e prova a riaprire il match con un colpo di testa di Rondon e con i tanti cross verso l'area di Moreno e Seijas. Anche Josef Martinez (altra vecchia conoscenza del Torino) ha un buon pallone in area che non riesce a sfruttare. L'Argentina si chiude e porta a casa il risultato. E ora, Brasile.

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