Alle società verrà richiesto di votare la possibile abolizione dell'assistenza video per la prossima stagione come richiesto dal Wolverhampton, ma la maggioranza è contraria
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Comprendiamo le vostre ragioni, ma no grazie. Questa più o meno è stata la risposta dei club di Premier League alla proposta del Wolverhampton di votare l'abolizione del Var a partire dalla prossima stagione che sarà sottoposto agli azionisti il prossimo sei giugno. La maggioranza delle società infatti, pur comprendendo le motivazioni dei Wolves, vuole il mantenimento della tecnologia pur chiedendo un sostanziale miglioramento alla federazione dopo una stagione difficile.
La votazione, dunque, difficilmente sarà effettiva al prossimo incontro degli azionisti mentre sarà intavolata una discussione per apportare dei miglioramenti in aiuto degli arbitri, come l'introduzione del fuorigioco semiautomatico.
Pur comprendendo le critiche mosse dal club di Jeff Shi, la maggioranza dei club di Premier League - come ha riportato Sky Sport UK - vuole proseguire con la tecnologia, mentre il consiglio della lega stessa si è direttamente opposto alla proposta dei Wolves portando dei numeri. Secondo la Premier, infatti, in questa stagione la percentuale di decisioni corrette è salita dall'82 al 96% con il Var.
La perfezione, ovviamente, non esiste e i miglioramenti sono in cantiere: "Stiamo facendo troppi controlli e impiegando troppo tempo. Capiamo il livello di dettaglio da guardare e analizzare, ma impieghiamo troppo tempo e questo incide sul flusso del gioco. Dobbiamo assolutamente velocizzare queste operazioni cercando di mantenere l'accuratezza".
IL COMUNICATO DEL WOLVERHAMPTON
"L'introduzione del Var nel 2019/20 è stata una decisione fatta in buona fede e nell'interesse del calcio e della Premier League. Questo però ha portato a numerose conseguenze negative e sta rovinando il rapporto tra i tifosi e il calcio, minando il valore stesso del brand Premier League [...]. Dopo cinque anni di Var in Premier League è ora di intavolare una discussione costruttiva sul suo futuro. La nostra posizione è che il prezzo che stiamo pagando per una piccola diminuzione di errori contrasta lo spirito del gioco e di conseguenza andrebbe rimossa la tecnologia dal 2024/25".