Oggi a Roma, il Consiglio federale sul caso-Parma. Ma si attendono lumi anche a proposito di Calciopoli e il contenzioso Tavecchio-Agnelli
Consiglio federale, oggi a Roma. C'è molto da discutere, a proposito di Parma e dintorni, ovvero regole ferree sui bilanci dei club onde evitare casi Parma-bis. Ma c'è dell'altro, se possibile, oltre l'ordine del giorno. Ovvero il contenzioso Agnelli-Tavecchio su Calciopoli e quel che resta: i 443 milioni di risarcimento che la Juve pretende(rebbe); i 32 scudetti pretesa inevasa; lo scudetto del 2006 assegnato all'Inter.
Si attendono altre parole, dopo quelle di mercoledì. La "lite temeraria" enunciata dal presidente federale, per dire e far capire come la minaccia del club bianconero a proposito dei 443 milioni sia indotta dalla malafede, è un atto di accusa, questo sì. Ma cela la necessità (reciproca?) di arrivare a un accordo del quale però non si conoscono i termini. Né può essere il baratto con uno o due scudetti a fare da sfondo a una ipotesi di accordo.
Vedremo quel che emerge nella giornata odierna, ben sapendo (soprattutto) che martedì 31 marzo allo Stadium di gioca Italia-Inghilterra e arrivarci con le scorie di Calciopoli, e magari con qualche vessillo da 32 scudetti per ribadire il contenzioso Juventus-Federcalcio, quel che c'era e quello che ci sarà, arrivarci in un clima così sarebbe il peggior modo di prepararsi a una festa amichevole.