L'ultimo saluto a Vicini: "Un vero maestro"

Da Maldini a Bergomi: tanti ex Azzurri ai funerali dell'ex ct

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Dai massimi vertici federali a tanti suoi ex giocatori: una folla numerosa ha preso parte al Duomo di Brescia ai funerali dell'ex ct della Nazionale Azeglio Vicini, morto due giorni fa all'età di 84 anni. Presenti in rappresentanza della Figc il direttore generale Michele Uva e gli ex presidenti Giancarlo Abete e Antonio Matarrese. Con loro i presidenti dell'Associazione allenatori Renzo Ulivieri (carica ricoperta in passato anche dallo stesso Vicini) e dell'Assocalciatori Damiano Tommasi.

Tanti gli ex giocatori della Nazionale che hanno lavorato con Vicini: da Beppe Bergomi a Paolo Maldini, da Franco Baresi a Stefano Tacconi. Il rito funebre è stato celebrato da monsignor Claudio Paganini, padre spirituale del Brescia Calcio. La salma di Vicini sarà portata a Cesenatico dove verrà tumulata nella tomba di famiglia.

"Molti certamente avranno riconosciuto in questi tratti evidenziati nella parola di Dio, lo stile ed il valore umano che ha caratterizzato la vita di Azeglio. L'essere stato un uomo, un giocatore, un allenatore, un dirigente all'interno del mondo sportivo trova la sintesi perfetta nell'essere stato maestro di vita". È un passaggio dell'omelia di monsignor Claudio Paganini, delegato vescovile degli sportivi di Brescia, nel corso dei funerali.

Monsignor Paganini, nel Duomo di Brescia gremito, ha definito Vicini "uno degli ultimi, forse dei pochi fra tanti, maestri veri". "Venne a Brescia da giocatore e da qui iniziò la sua carriera di allenatore e dirigente - ha proseguito il sacerdote -. L'allenatore, non è un moderno mago Merlino che possiede pozioni magiche per la vittoria. È piuttosto un educatore che accompagna come padre quei giovani a lui affidati per coltivarne ed ampliarne la ricchezza umana e sportiva. Prima viene l'uomo, educato nella mente e nel corpo, poi viene il giocatore frutto maturo di un percorso di vita. I consigli su come stare nel campo da gioco sono la conseguenza di come essere uomini veri, sportivi perché testimoni di un modello di vita e di presenza sociale".

"Aveva la grande dote di darci tranquillità". A ricordare in questo modo l'ex ct scomparso è stato l'ex capitano del Milan Franco Baresi il quale ha ricordato che "dopo quella partita di Italia '90 fu il primo a rincuorarci e a ringraziarci per quanto avevamo fatto".

Vicini "sarà ricordato per le sue qualità morali e professionali in un mondo, come quello del calcio in cui talvolta si tende a perdere la misura". Lo ha detto l'ex presidente della Figc, Giancarlo Abete.

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