Gomez: "Sono felice due volte. Per la Germania e per me"

La maglia da titolare ritrovata dopo 4 anni, il gol che vale il primo posto. "Ottenuto quel che volevamo"

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Mario Gomez ce l'ha fatta. A fare gol. Molto per lui, moltissimo per una Germania che ha avuto bisogno di quanto segue: 79 per cento di possesso palla contro l'Irlanda; 28 tiri verso la porta di McGovern, contro i 2 soltanto degli avversari verso Neuer; solo 9 di quei tiri in porta e sono finiti così: un gol, un palo e una traversa di Muller, sei grandi parate del portiere avversario.
Per Gomez, storia fiorentina (è ancora tesserato per la Viola), lunghi mesi di sofferenza e una maglia da titolare nella Germania ritrovata dopo quattro anni, per Gomez -dicevamo- questa partita certifica una resurrezione. Loew l'ha schierato per dare peso all'attacco, Marione l'ha ripagato. "Sono felice due volte. Per la Germania, che è prima nel girone ed è questo che volevamo. Un po' per me stesso, avevo bisogno di questo gol che mi rende felice"
Perché tanta fatica segnare? "Succede. Non c'è niente di particolare. Abbiamo giocato bene, abbiamo dato il cento per cento. Facciamo pochi gol? E' vero, ma non c'è un perché. Va così, andrà meglio. La vittoria contro l'Irlanda la volevamo fortemente e l'abbiamo ottenuta dominando la partita. A questi livelli conta vincere e comunque fare gol in questo Europeo è difficile per tutti".
Ora la Germania aspetta di conoscere il suo avversario, che sarà una delle 4 squadre ripescate (non l'Irlanda del Nord, se lo sarà).

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