Galliani e Marotta, la pace è sancita in Lega

I due alti dirigenti di Milan e Juve, amici da una vita, chiudono le polemiche con il patto per il presidente della Lega di A

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Dopo le tensioni e i veleni legati alla partita di venerdì sera, i dirigenti di Juventus e Milan si sono allineati oggi nell'assemblea della Lega Serie A, uniti dalla necessità di rinnovare le cariche in tempo per il prossimo consiglio della Federcalcio. Una pace, preannunciata da Galliani già martedì sera, sancita con l'amico Beppe Marotta (sono amici da una vita) e che chiude formalmente la querelle fra i due club.

Secondo quanto filtra, nel corso della riunione sospesa per la terza volta, il dg juventino Beppe Marotta e l'ad milanista Adriano Galliani sono stati fra i dirigenti che più hanno spinto per non perdere troppo tempo e fissare al 22 marzo la ripresa dell'assemblea elettiva, cinque giorni prima del Consiglio federale che nominerà i vicepresidenti federali e il comitato di presidenza della Figc.
Come ha chiarito il presidente del Coni, Giovanni Malagò, la Lega Serie A non potrà essere rappresentata al Consiglio federale del 27 marzo se non avrà nominato il proprio presidente e i consiglieri federali.

E per quanto riguarda la nomina di un nuovo presidente, coi 30 giorni di tempo dati dal presidente del Coni Malagò e altre più strette necessità, l'attuale numero uno della Lega, Beretta, ha detto: "Ci rivediamo il 22 marzo. Siamo andati avanti con il lavoro in particolare sullo statuto per provare a stringere i tempi nella definizione degli assetti. Nei limiti del calendario consentito, con un margine ragionevole per lavorare, abbiamo tempo per il consiglio federale del 27 marzo". "L'ideale - aggiunge - è cercare di fare prima lo statuto e in seguito l'elezione del presidente. Al netto di tutte le opinioni, poi, l'ideale sarebbe eleggere prima i consiglieri federali".

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