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Tavecchio:"Ritorsione contro di me"

Il presidente della Figc: "Tutto questo solo perché ho negato dei contributi"

02 Nov 2015 - 16:22

"Ascoltando l'audio, le mie parole sono chiare: ho lunghi rapporti di stima personali e professionali con gli ebrei, ringrazio l'ambasciatore di Israele che me ne ha dato atto". Questa le parole, consegnate all'Ansa da Carlo Tavecchio, in merito alla polemicha che ha travolto in queste ore il presidente della Figc. "Anche le accuse di omofobia non mi appartengono. Contro di me c'è stato un chiaro tentativo di ritorsione".

"Tengo a precisare - le parole di Tavecchio a proposito del colloquio diffuso da SoccerLife - che non si trattava di una intervista ma di un incontro personale chiesto da Giacomini, che conosco da anni e che ho incontrato varie volte, e che la registrazione è avvenuta a mia insaputa, fenomeno deprecabile oggi purtroppo assai diffuso. Se si esamina la vicenda senza pregiudizi è evidente la ritorsione nei miei confronti da persona alla quale ho negato dei contributi per la sua attività editoriale, e che, dopo il mio rifiuto, ha messo in atto nei confronti della Figc e della mia persona una serie di comportamenti dal contenuto denigratorio, dei quali ho interessato già i miei legali.

"Avendo sentito l'audio risulta chiaro che è Giacomini a citare Eco sul tema degli ebrei - prosegue Tavecchio - le mie parole sono chiare, ho ribadito i miei lunghi rapporti di stima personali e professionali. Sono contento che ne ha dato atto, tra gli altri, anche l'Ambasciatore d'Israele in Italia, che ringrazio. Riguardo alle accuse di omofobia - la sua conclusione - queste non mi appartengono. Anche qui l'audio è chiarissimo, dal momento che dico 'io non ho niente contro gli omosessuali' ed infatti non ho mai discriminato alcuno per questi motivi. Rispetto le scelte di tutti e non credo che nessuno possa essere criminalizzato per questo".

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