La Nazionale attesa da tre partite, fra il 28 maggio e il 4 giugno: Arabia Saudita, Francia e Olanda
La Nazionale italiana di calcio conoscerà il nome del prossimo commissario tecnico a metà del mese di maggio, intorno al giorno 20. A confermarlo è il commissario straordinario della Federcalcio Roberto Fabbricini intervenuto sull'argomento in occasione della finale del torneo di Viareggio.
"Credo che a metà del mese di maggio, intorno al giorno 20, forse un po' prima, avremo la soluzione anche perché a giugno ci aspettano due impegni importanti, due amichevoli internazionali di assoluto prestigio". L'Italia è attesa da tre partite: il 28 maggio contro l'Arabia Saudita, si giocherà in Svizzera; il primo giugno con la Francia a Nizza; e contro l'Olanda il 4 giugno a Torino, l'Allianz Stadium juventino.
Fabbricini fa l'identikit del nuovo commissario: "Ci vuole una persona che abbia una grande forza e grande voglia di fare qualcosa per la Nazionale, poi ho sempre detto che è importante fare attenzione al discorso economico, non tanto per un discorso di soldi quanto per una questione etica perché in questo momento il Paese ha bisogno di segnali".
Quanto al futuro di Gigi Di Biagio, sulla panchina azzurra per le amichevoli contro Argentina e Inghilterra, Fabbricini ha sottolineato: "Ha lavorato da vero professionista, ha anteposto gli interessi del gruppo e della squadra a qualunque tipo di discorso personale. Sono cose che gli sono state riconosciute, gliene sono grato e gliel'ho detto la scorsa notte sull'aereo quando tornavamo da Londra".
Quanto ai candidati, siamo ai soliti noti. Li citiamo in ordine di probabilità che siedano sulla panchina azzurra: 1) Roberto Mancini, che ha sempre detto di voler allenare la Nazionale; 2) Carlo Ancelotti, che a dicembre diceva no, non m'interessa la Nazionale, poi ha cambiato idea e piace, eccome; 3) Antonio Conte, che lascerà il Chelsea, ma è assai lusingato dalla corte del Paris St Germain, e il suo ritorno in azzurro lo vede un po' così, non ne è convinto; 4) Claudio Ranieri, c'è anche il suo nome in agenda, ma lui stesso ha detto di non aver mai ricevuto inviti, nemmeno infornali; 5) Gigi Di Biagio, che si deve essere convinto (o forse lo è sempre stato) di essere un ct d'inverno-primavera, comunque sia resterà nello staff azzurro, a meno che non trovi qualche panchina di un club di Serie A.