Scommesse: Palazzi va da Di Martino

Il procuratore della Figc a Cremona per gli aggiornamenti sugli sviluppi dell'inchiesta, possibili nuove squalifiche in arrivo

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Il capo della Procura della Figc, Stefano Palazzi, giovedì ha incontrato a Cremona il procuratore Roberto Di Martino per gli aggiornamenti sull'inchiesta sul calcioscommesse dopo l'arresto di Ilievski. "Appena avremo acquisito gli ultimi atti dalla Procura di Cremona faremo le nostre valutazioni - ha detto Palazzi -, delle quali sarà dato tempestivamente conto". Gli sviluppi dell'inchiesta potrebbero avere delle ricadute sulla giustizia sportiva.

La posizione di Stefano Mauri e di altri calciatori già giudicati dalla Giustizia sportiva potrebbe dunque essere rivista e aggravarsi dopo il j'accuse di Hristiyan Ilievski, che ha solo cominciato a collaborare con gli inquirenti cremonesi che si occupano dell'inchiesta sul calcioscommesse. Il procuratore della Federcalcio, Stefano Palazzi, non lo dice esplicitamente dopo il colloquio con il procuratore di Cremona Roberto Di Martino (presente all'incontro anche il gip di Cremona Guido Salvini), che sul fenomeno sta indagando ormai da quattro anni: "Studieremo la situazione e agiremo secondo le regole previste dalla procedura", dice il capo della Procura della Figc. E la procedura, nella Giustizia sportiva, prevede appunto la cosiddetta 'reformatio in peius', ovvero che in appello possano essere inflitte sanzioni ben più pesanti di quelle iniziali, come è scritto nell'articolo 36 del Codice di Giustizia sportiva.

I verbali degli interrogatori di Ilievski sostenuti davanti al gip Guido Salvini saranno presto nelle mani di Palazzi e sono carte 'pesanti'. Il macedone, con un passato tra le 'teste di cuoio' del suo Paese, davanti al giudice ha di fatto confermato tutte le circostanze contenute nell'ordinanza di custodia cautelare che l'ha portato in carcere e con il procuratore Di Martino, che lo interrogherà anche venerdì, sta approfondendo tutti gli aspetti "di un'inchiesta che è stata rafforzata" dalle sue parole, come ha spiegato lo stesso Di Martino.

Ilievski, infatti, ne ha avuto per tutti: Mauri (Per Lecce-Lazio la somma per i biancazzurri "era di 100mila euro" e l'accordo "era che 30/40mila euro fossero per lui e la restante parte per Mauri, anche se ovviamente non posso verificare che egli abbia mantenuto l'impegno"), l'ex leccese Stefano Ferrario ("gli ho dato una somma che gli ho indicato come 330mila euro ma Ferrario mi ha detto che in realtà mancavano circa 3mila euro") e l'ex calciatore, amico di Mauri, Alessandro Zamperini. Questo sul fronte della giustizia ordinaria che con la collaborazione del macedone potrebbe portare a sviluppi imprevedibili, mentre fosche nubi potrebbero addensarsi sui calciatori coinvolti anche in termini di nuove squalifiche (Mauri per esempio ha scontato sei mesi), nel prosieguo di un'inchiesta che Palazzi, lasciando Cremona, ha definito "un fiore all'occhiello" e "importante perché serve a sradicare fenomeni come questi".

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