Calcioscommesse, il Cagliari chiede di retrocedere l'Atalanta

Lettera dei sardi agli organi federali dopo il coinvolgimento di Colantuono: "La classifica dello scorso anno è sub iudice"

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Le richieste di rinvio a giudizio della procura di Cremona nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse ha fatto entrare in scena il Cagliari. Che, in una lettera inviata al mondo del calcio, chiede a Figc, Coni e procura federale di congelare la stesura dei prossimi calendari, ritenendo "sub iudice" la classifica dell'ultimo campionato di Serie A. Colpa dell'Atalanta, finita nella bufera a causa del suo ex allenatore Stefano Colantuono, che sarebbe stato al corrente della presunta combine di Crotone-Atalanta del 2011. Per questo gli orobici rischierebbero una penalizzazione da applicare alla scorsa stagione, andando a favorire i sardi nella corsa salvezza.

"Alla luce della notifica del 415bis nei confronti di alcuni tesserati della serie A per alterazione di partite il cui esito sarebbe stato manipolato" - recita la lettera pubblicata da la Repubblica - è necessario che la Federcalcio prenda immediati provvedimenti. Per il Cagliari ci sono "fondate e rilevanti ragioni per revocare" o mettere "in dubbio la regolarità del campionato a cui la scrivente ha preso parte". "In particolare il coinvolgimento accertato dall'ordine requirente di alcuni tesserati di squadra della massima serie configurerebbe, ove le accuse fossero confermate, l'ipotesi di responsabilità oggettiva per illecito a carico del club". Ipotesi che prevede "la penalizzazione di punti in classifica del campionato 2014-2015". "Siffatto provvedimento- si legge ancora - produrrebbe la riscrittura della classifica finale". E la differenza di soli 3 punti tra Cagliari e Atalanta, mai direttamente citata nella lettera, al termine della scorsa stagione, fa ritenere ai sardi che il campionato sia "sub iudice, sino al pronunciamento degli instaurandi giudizi avanti gli organi giudiziali sportivi". "Si chiede - infine - di adottare ogni iniziativa opportuna anche e in via preventiva o di autotutela per preservare la regolarità del campionato nonché garantire il principio di afflittivita nella corrente stagione". Adesso la palla passa al procuratore federale Stefano Palazzi.

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