Assemblea Lega Serie A: slitta l'elezione del presidente

Approvato all'unanimità - assenti Crotone e Chievo - le linee guida vincolanti per il nuovo statuto. Tavecchio: "Passo avanti notevole"

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Slitta l'elezione del presidente della Lega Serie A. L'assemblea ha però intanto approvato all'unanimità - assenti Crotone e Chievo - le linee guida vincolanti per il nuovo statuto. La votazione sui fondamenti della nuova governance è arrivata al termine di una riunione durata quasi 6 ore. Sono previsti un presidente di rappresentanza e un ad, a cui spetterà la direzione delle attività economiche e commerciali della Lega, diritti tv inclusi. "Oggi per questo palazzo è stato fatto un passo avanti notevole" ha commentato il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio.

In base allo statuto approvato, presidente, ad e un terzo manager indipendente faranno parte del Consiglio di Lega, con altri 4 membri. Applaude Carlo Tavecchio: "Una mia vittoria? Al commissario serve il consenso, non ha strumenti coercitivi. E' andata bene sia per commissario sia per la Lega. Entro 20 giorni andremo a presentare e approvare lo statuto, poi si passerà alla parte operativa e all'elezione delle cariche, il terreno è in discesa". 

Il presidente della Federcalcio ha definito qualla conclusa "una giornata importantissima per il commissario ma soprattutto per la Lega": sullo statuto approvato si voteranno poi le governance e la presidenz. Viene inoltre istituito, ha spiegato "un direttivo snello e operativo a cui vengono conferiti i poteri che erano prima in capo all'assemblea". Secondo Tavecchio l'aspetto maggiormente rilevante  è stato "rivedere il concetto dei criteri dei fondi provenienti dai diritti televisivi con l'aumento della parte fissa e di quello relativo alla meritocrazia".
Per quanto riguarda le nomine, però, è tutto rinviato alla prossima assemblea anche se, appunto, Tavecchio ha affermato che per l'elezione la strada è in discesa. Non è comunque passata la linea Juve-Lazio della coppia di presidenti Agnelli-Lotito, appoggiata anche dal Milan (con l'ad Fassone che sarebbe stato in pole per il ruolo di vicepresidente), che puntava alla nomina dell'attuale dg della Lega Calcio Marco Brunelli come presidente 'ponte': non sono stati raccolti i voti necessari (15 nei primi due scrutini, 14 dal terzo) necessari per proceder, oltretutto, alla nomina di due consiglieri federali e nove di Lega, secondo lo statuto in vigore finora.

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