NUOVA VITA

Calcio, Pellissier ottiene l'ok all'affiliazione: nasce l'FC Chievo 1929

L'ex bomber gialloblù non è riuscito a salvare per tempo il club, ma ora ha la sua società: potrebbe ripartire dalla terza o seconda categoria

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Il Chievo è pronto a risorgere dalle proprie ceneri, grazie alla sua storica bandiera. Sergio Pellissier ha infatti ottenuto il via libera per l'affiliazione alla Figc, dando vita a una nuova società, l'FC Chievo 1929, dopo che nei giorni scorsi era fallito il tentativo di salvare l'AC ChievoVerona, escluso dai campionati professionistici per inadempienze tributarie. "Questo era il primo passo - le parole dell'ex bomber gialloblù a l'Arena - La società ora è lì per essere messa in piedi. Da dove ripartirà? Terza, o seconda categoria. Dove sarà possibile. Ma è fondamentale ripartire. Io non mollo niente, per il Chievo non posso arrendermi davanti alle prime difficoltà".

Getty Images

Lo sforzo vero comincia dunque ora, perché l'impianto del club va ricostruito e servirà tempo: "Tempo e sostegni, siamo chiari - ha spiegato Pellissier - Di tempo ne avevamo davvero poco per provare ad entrare subito. Ho cercato di lavorare in emergenza: contatti, solidità, sponsor, imprenditori, compagni di viaggio... Non ci sono riuscito oggi, ma domani è un altro giorno. Ora continuo con i miei sondaggi. Va creata una struttura organizzativa e magari la possibilità di partire anche subito dai giovani. Sto sondando il terreno. L’idea è di far prendere vita alla società, per poi strutturarmi nel corso di questo anno".

Comunque un'idea di quello che dovrà essere il progetto, lo storico capitano clivense la ha: "Le persone fanno la differenza. Credo sia fondamentale trovare i giusti compagni di viaggio, gente da Chievo. Gli obiettivi sportivi, inizialmente, devono passare in secondo piano. La gente che ama il Chievo ha voglia di sentirlo nominare ancora. Questa conta. E conta esserci, non finire solo nella memoria. Poi, viene tutto il resto. Chi me lo fa fare? L’amore per il Chievo. Penso di averlo detto da subito: non posso arrendermi all’idea che una parte di me finisca chissà dove, cancellata. Poi, certo, non voglio regalare e regalarmi illusioni. Non sono qui per fare brutte figure. Vado in fondo, se davvero si può andare fino in fondo. Ma questo non è certo il momento di dire: beh, è finita e così sia. Se ami qualcosa o qualcuno, dai tutto".

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