"Se quella col Lecce è una partita della vita? Per me sono tutte tali...Ovvio che il significato di questa gara sia molto importante, ma preferisco non sovraccaricarla. Quello che spero di rivedere e' la squadra lucida vista a Ferrara dove magari ci è mancato qualcosa a livello di finalizzazione". Parole dell'allenatore del Brescia Eugenio Corini alla vigilia della sfida salvezza col Lecce col quale le rondinelle duellarono per la promozione in A. Il Brescia punta molto sull'aspetto psicologico: "La vittoria di Ferrara - dice l'allenatore - è come se ci avesse tolto un tappo e anche il fatto di aver lasciato l'ultimo posto da un punto di vista mentale è stato importante. Ora andiamo a caccia della prima vittoria interna, vogliamo sfatare questo tabù. Ai ragazzi ho detto però che questo risultato non cadrà dal cielo: occorrerà provare a costruirselo centimetro per centimetro". La settimana di lavoro delle rondinelle è stata un po' condizionata dal maltempo: "Ieri ci siamo più che altro dovuti dedicare alla visione di video di partite, oggi siamo dovuto emigrare sul Lago di Garda, a Sirmione, dove abbiamo potuto lavorare molto bene: ci sentiamo pronti". Ad affrontare una squadra che come il Brescia ha un ottimo rendimento esterno: "Intanto faccio i complimenti al Lecce e a Liverani per quello che hanno saputo costruire a partire dalla LegaPro. Sono una squadra qualitativa in ripartenza, sono bravi in transizione e sfruttano molto bene le palle inattive. E fanno come noi risultati fuori perché provano sempre a giocare. Ora pero' tocca noi cambiare marcia". Chiusura su Balotelli: "Sono molto contento della partita che ha fatto a Ferrara e il gol non è stato un caso, ma il frutto di un atteggiamento positivo. E' solo all'inizio e sta a lui capire che certe cose le ha dentro, deve solo tirarle fuori".