"Merito all'Udinese, è una squadra fisica e ben organizzata. Nel primo tempo ha soffocato le fonti di gioco dell'Inter, questa fisicità ha messo in difficoltà Sucic, Calhanoglu e tutto il centrocampo nerazzurro. Avevo visto l'Inter alla prima giornata e non mi ero esaltato, il Toro era in grande difficoltà e infatti Baroni ha cambiato molto ieri contro la Fiorentina. L'Inter è la stessa squadra dell'anno scorso. Ha fatto mercato con 5 under 23: tutte buone riserve, ma non ha toccato nulla nell'undici iniziale. Quando si trova di fronte squadre fisiche e organizzate, vengono fuori le solite problematiche di una squadra che non ha giocatori da uno contro uno. Ha una difesa brava nelle letture, se viene attaccata in velocità, va in difficoltà". Così Beppe Bergomi, bandiera dell'Inter e campione del mondo '82, ospite di 'Radio Anch'io Sport' su Rai Radio 1, sul primo ko stagionale dei nerazzurri. Ieri sarebbe servito un profilo come Lookman? "Sì, ma non è questione solo di Lookman, giocare con tre attaccanti sarebbe stato comunque difficile risponde Bergomi - Sarebbe stato necessario avere il coraggio di cambiarla tutta squadra, dopo 4 anni bellissimi, dove Inzaghi è stato meraviglioso, dando un gioco a una squadra che non è mai stata la più forte, ma è sempre stata la più brava e questa bravura l'ha portata a essere in alto in tutte le competizioni. Invece hanno cercato di essere conservativi. Chivu dovrà lavorare soprattutto sulla testa di questi ragazzi, rimotivarli a voler stare in sofferenza per stare sempre in alto. Credo sarà l'anno più difficile per l'Inter". Secondo Bergomi "l'Inter ha un centrocampo da tre numeri 10 e ha fatto grandi cose. Ma era una squadra che necessitava di un difensore veloce, di un centrocampista forte fisicamente come Koné della Roma e un attaccante da uno contro uno. Invece è stato fatto un mercato diverso, la squadra è stata rinforzata nelle riserve però non sono andati a incidere sui titolari. Ed è la squadra con un'età media tra le più alte del campionato. Ci voleva un po' più di coraggio".