L'episodio all'una di notte: secondo fonti investigative sarebbe stata una rissa legata al tifo
Bergamo © italyphotopress
Un ragazzo di 26 anni, Riccardo Claris, frequentatore della Curva Nord dell'Atalanta, è stato ucciso a coltellate, la notte scorsa a Bergamo: l'omicidio è avvenuto nella zona del Gewiss Stadium, in strada, pare al culmine di un litigio tra tifosi della squadra bergamasca e dell'Inter. La vittima sarebbe stata ferita con alcuni fendenti alla schiena da un altro ragazzo, il diciannovenne sospettato si è poi consegnato ai carabinieri ed è in carcere in attesa dell'interrogatorio di convalida del Gip: avrebbe detto di aver agito per difendere il fratello durante una violenta aggressione che avrebbe coinvolto in tutto una decina di giovani.
La rissa sarebbe cominciata all'esterno di un bar in Borgo Santa Caterina tra due gruppi di tifosi, interisti e atalantini, dopo che il 19enne, assieme al fratello e ad alcuni amici, hanno intonato un coro. Sul posto, in via Ghirardelli, poco dopo l'una il 118 ha inviato i mezzi di soccorso, ma per il giovane accoltellato non c'è stato nulla da fare. Alcuni residenti hanno riferito di aver visto spranghe e bastoni, le indagini sono ancora in corso.
ESPOSTO STRISCIONE IN MONZA-ATALANTA
"Claris ovunque con noi": così si legge nello striscione che i tifosi dell'Atalanta hanno esposto, accompagnato da cori e applausi, nel settore ospiti a Monza per ricordare Riccardo Claris, il 26enne tifoso nerazzurro che nella notte tra sabato e domenica è stato ucciso a coltellate a Bergamo. Claris, laureato in Economia e Commercio, oltre a essere un tifoso conosciuto dell'Atalanta era anche un ex giocatore. Aveva infatti militato nelle giovanili dell'Albinoleffe e poi in Promozione ed Eccellenza.