"La voglia di tornare in campo, nel momento in cui i protocolli lo permettono, non e' mai mancata e l'auspicio e' che la situazione continui a migliorare. Mi auguro che presto anche la Serie B e la C riescano a ripartire". Lo ha detto il vicepresidente dell'Aic, Umberto Calcagno, secondo il quale la "e' stata una scelta politica sbagliata quella di chiudere la stagione di serie C e non permettera' probabilmente di concludere i campionati con l'attuale format, scaricando su 15 societa' l'errore commesso dall'assemblea di Lega Pro del 7 maggio. Anche la C poteva proseguire - ha proseguito Calcagno a Rai Gr Parlamento - ed invece rischia di essere l'unica lega professionistica a non finirlo". "Dietro le quinte abbiamo lavorato tanto e siamo pronti per la ripresa. È stato un periodo molto difficile ma - ha proseguito -, credo che oggi il nostro mondo si sia ricompattato. Non tutti i problemi sono stati risolti e continueremo a lavorare per trovare soluzioni adeguate. Dopo la ripartenza dobbiamo innanzitutto monitorare che i protocolli vengano messi in atto con tutte le misure richieste. A tal proposito si stanno gia' muovendo una task force e la procura federale con i dovuti controlli". Riguardo il problema dei contratti in scadenza al 30 giugno, Calcagno ha detto: "Le indicazioni della Fifa non lasciano molto margine rispetto alla contrattazione individuale. La ripresa dovra' comportare sacrifici per qualcuno, si giochera' per un mese e mezzo in piu' e di questo si dovra' tener conto. Magari chi ha contratti biennali sara' avvantaggiato, altri dovranno sedersi ad un tavolo e trovare soluzioni con piu' soggetti", ha concluso.