Ventura: "Insigne mi ha chiesto la 10"

Il ct parla prima della sfida contro Israele, decisiva nella corsa verso i Mondiali

  • A
  • A
  • A

Torna in campo dopo la sconfitta netta del Bernabeu l'Italia di Gian Piero Ventura. Commissario tecnico sul banco degli imputati e in cerca di riscatto dopo la disfatta con la Spagna. Serve una vittoria convincente con Israele per tenere lontana l'Albania di Panucci, e difendere il secondo posto che vale il play off per Russia 2018. Lo sa bene il ct che non rinnega la formazione offensiva schierata contro gli iberici:"Accetto le critiche se sono costruttive".

"Il gap tecnico con la Spagna, va colmato con intelligenza. Altrimenti vincerebbero sempre gli stessi. Quando è uscito il girone e non sei testa di serie sapevi di poter arrivare alle spalle della Spagna. Contro di noi sono stati più bravi ma come lo siamo stati noi ad arrivare a pari punti. Adesso ci aspettano probabilmente i playoff in caso di vittoria contro Israele. Non pensiamo neanche ad una mancata qualificazione".

Che risposta mi aspetto con Israele? "Riprendere il cammino fatto prima di Madrid. E' stata una serata non facile, contro una squadra di grande qualità e convinzione nei propri mezzi. Adesso dobbiamo pensare a staccare il biglietto per i playoff. Con Israele abbiamo la possibilità di fare delle scelte, di volta in volta, in base alle caratteristiche dei nostri giocatori".

Il 4-2-4 solo contro squadre più deboli? "La Spagna ci ha insegnato tante cose, a me soprattutto. Io non mi fisserei su un modulo ma in linea generale si può fare questo tipo di ragionamento. Abbiamo la possibilità di giocare in più modi e lo abbiamo dimostrato. Dobbiamo continuare a crescere, lavorando su tutte le situazioni. Noi siamo però gli stessi di prima del match del Bernabeu. A Madrid è stata solo una tappa".

Le critiche esagerate? "Il nostro problema è quello evidenziato da Tavecchio, ovvero qualificarci per il Mondiale. Tutto il resto va accettato con l'idea di crescere". Il 10 a Insigne? "Non vorrei togliere enfasi. E' un numero importante della Nazionale e un desiderio di Lorenzo che ha chiesto di poterla vestire". Cosa serve per fare bene al Mondiale? "Ci sono squadre che sono di buon livello, che attraverso il lavoro possono colmare il gap con quelle formazioni che sono di livello maggiore. Il primo impegno contro la Francia della mia gestione è stato inficiato dal problema fisico, lo stesso probabilmente è successo contro la Spagna anche se probabilmente avremmo perso comunque. Con un po' di lavoro in più alle spalle al Mondiale sono convinto che contro di loro faremmo una figura diversa".

il gruppo sta dando il massimo? "Finora mi ha dato più di quanto mi aspettassi. La partecipazione è stata assoluta, anche da chi non aveva mai lavorato con me prima. Se in questi anni abbiamo avuto dei risultati positivi è stato perché c'è stata massima disponibilità". Israele? "Quando ci hanno affrontato ci hanno messo in difficoltà e avrei preferito affrontarli dopo una vittoria. Anche noi però non abbiamo vinto nell'incontro precedente"

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti